Abusò di sette donne, 8 anni di prigione
Un 63enne del Canton Argovia, che ha somministrato tranquillanti e filmato abusi sessuali e pratiche sadomaso fatte subire a sette donne, è stato condannato a 8 anni di prigione. Il Tribunale distrettuale di Brugg (Ag) ha in gran parte seguito la pubblica accusa, che aveva chiesto 11 anni. L’uomo, un ingegnere, è stato giudicato colpevole di coazione sessuale in undici casi, messa in pericolo della vita altrui, tentate lesioni semplici e gravi, pornografia e infrazioni alla legge sugli stupefacenti. I fatti sono avvenuti fra il novembre 2010 e il dicembre 2013. Stando all’atto d’accusa, per sedare le sue vittime – quasi tutte donne di colore contattate su internet – l’uomo ha utilizzato “gocce dello stupratore” e in molti casi del Rohypnol, anche in dosi che “avrebbero potuto mettere in pericolo la vita” delle donne. Gli inquirenti si erano messi sulle sue tracce nell’ambito di indagini relative a una piantagione indoor gestita dall’accusato. Durante le perquisizioni nella sua abitazione, la polizia aveva sequestrato una grande quantità di materiale video, compresi i filmati delle sevizie commesse sulle sette donne. Il 63enne ha confessato di aver filmato gli atti sessuali con le donne, ma ha sostenuto che queste erano consenzienti e conoscevano le sostanze che assumevano. «Ho deciso che non devo chiedere scusa a nessuno», ha detto l’imputato una settimana fa al termine del dibattimento. Il 63enne sostiene di avere fatto ciò che migliaia di uomini fanno ogni giorno in Svizzera. Con la differenza che invece di pagare 100 franchi a una prostituta, «ho dato loro fino a 2’500 franchi». ATS