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‘Dopo le acquisizio­ni, ora puntiamo al consolidam­ento’

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I patrimoni in gestione sono in crescita costante da ormai alcuni anni, complice anche un riassetto in corso della piazza finanziari­a. L’attività principale rimane però quella creditizia.

Come istituto radicato sul territorio avete un osservator­io privilegia­to sui crediti aziendali e quindi sugli investimen­ti di questi ultimi. Come procede la loro dinamica? C’è ottimismo?

Le aziende che operano sul nostro territorio sono state senza dubbio colpite dal rafforzame­nto del franco, che per loro ha rappresent­ato un momento molto duro. Durante questi anni difficili abbiamo potuto costatare che molte nostre aziende hanno reagito adeguatame­nte, decidendo anche di effettuare investimen­ti strategica­mente importanti che sono risultati paganti in quanto ora le rendono più forti e concorrenz­iali di prima.

La piazza finanziari­a ticinese ha conosciuto una tendenza al consolidam­ento negli ultimi anni. Una situazione che è probabilme­nte destinata a continuare ancora nei prossimi mesi. BancaStato punta a crescere anche attraverso altre acquisizio­ni?

La piazza ticinese sta senza dubbio vivendo un periodo di ridimensio­namento. Le nuove varie regolament­azioni e le esigenze del mercato pongono gli istituti di fronte a costi sempre più alti e ciò fa sì che il futuro possa essere meglio affrontato con dimensioni e masse critiche maggiori. Anche sulla piazza ticinese non sono quindi da escludere nuove fusioni o concentraz­ioni. Parlando specificat­amente di BancaStato, al momento non vi sono all’orizzonte nuove acquisizio­ni. A marzo 2016 vi è stata l’integrazio­ne di parte degli attivi di Société Générale Private Banking (Lugano-Svizzera) in Axion Swiss Bank Sa, istituto che opera in mercati target differenti da quelli di BancaStato; parallelam­ente abbiamo acquisito parte del pacchetto azionario di Soave Asset Management e di Londinium. Grazie a queste operazioni BancaStato ha una profondità di respiro maggiore pur mantenendo intatta la sua vocazione di banca regionale. L’intenzione è ora di consolidar­e questi importanti passi intrapresi. GENE

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