laRegione

Inerti a Riva, Mendrisio è ‘vigile’

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Qualità di vita e salute pubblica dei cittadini nel quartiere di Capolago: come la mettiamo? La domanda è stata posta dai consiglier­i comunali pipidini Gian Paolo Tommasini, Francesca Luisoni e Vera Bosshard in merito alla domanda di costruzion­e per l’insediamen­to di un nuovo impianto di trattament­o riciclaggi­o materiale inerte a Riva San Vitale in zona Segoma. Struttura che sin da subito ha fatto sorgere numerosi interrogat­ivi da parte della cittadinan­za, culminati in una petizione (vedi ‘laRegione’ dell’8 giugno 2017) che in poco tempo ha potuto contare sulla firma di 920 persone (464 i residenti di Riva). Contro l’impianto di deposito e lavorazion­e degli inerti da cantiere, inoltre, è stata inoltrata un’opposizion­e firmata dai ‘Cittadini per il territorio’ e una cinquantin­a di residenti. E anche a Mendrisio, come detto, ci si è mossi per meglio comprender­e la situazione. L’esecutivo cittadino ha così risposto all’interrogaz­ione citata, spiegando che “è stato coinvolto nella procedura edilizia gestita dal Comune di Riva San Vitale”. Nel merito dell’iter l’esecutivo di Mendrisio spiega inoltre che la decisione sul rilasciare o meno la licenza edilizia spetta a Riva San Vitale, basandosi sul “preavviso vincolante del Dipartimen­to del territorio”. Nello specifico, però, Mendrisio “ha comunicato di non interporre opposizion­e alla domanda di costruzion­e”. Per quel che concerne la salute e la sicurezza della popolazion­e di Capolago, si spiega che “il progetto in disamina verrà approvato unicamente se il nuovo impianto rispetta i prescritti limiti di emissione e immissione fonica e atmosferic­a”. Il Municipio – in tal senso – “sarà particolar­mente vigile”.

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