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Aeroporto, ‘quei terreni costano di più’

- Di Alfonso Reggiani

La Città offre cinque ma Dario Kessel non ci sta. Ne vuole almeno 6,5. Se non di più, perché l’Ufficio tassazioni gli chiede imposte basandosi su un valore di stima di sette. Stiamo parlando dei milioni di franchi che ci vorrebbero per acquisire i 6’600 metri di superficie di proprietà dell’imprendito­re all’interno del perimetro del Piano settoriale dell’infrastrut­tura aeronautic­a (Pisa) dello scalo di Lugano. L’imprendito­re vuole replicare alle dichiarazi­oni del sindaco rilasciate su queste colonne mercoledì scorso. L’operazione rientra nel cosiddetto piano di rilancio dell’aeroporto di Lugano. Come quello di Kessel, il Municipio vorrebbe comprare tutti i sedimi del Pisa e ha calcolato una spesa di 14 milioni di franchi. I terreni dell’imprendito­re sono quelli dove si trova la tenda, i gazebo, gli stabili in cui c’è la Swiss e il ristorante, i campi da tennis. In tutto, come detto 6’600 metri quadrati. Kessel si dice pronto a ritirare il ricorso presentato contro la il progetto di creazione di due Hangar al costo di 6,1 milioni di franchi, inseriti anch’essi nel messaggio di rilancio. Un rilancio che l’imprendito­re non vuole ostacolare, però vuole almeno i soldi del valore di stima ossia circa 6,2 milioni di franchi. Una cifra peraltro uguale a quella stabilita sei anni fa nell’atto di prelazione stilato nel 2012 dal notaio Simonetta Perucchi Borsa su mandato del Municipio ma mai sottoscrit­to dalla Città. Una cifra che, indicizzat­a, sarebbe per la verità 6,5 milioni di franchi. Anche se la Città non ha mai firmato quel diritto di prelazione fatto allestire dalla Città nell’ambito dell’acquisizio­ne da Kessel, dei servizi di General aviation, non senza polemiche, dalla Lugano Airport Sa. Secondo Kessel, «quei 6,5 milioni, per i terreni, la Città li ha già riconosciu­ti, non può venire ora a offrirne solo 5 perché spera di espropriar­meli. Ma nemmeno tramite una procedura di esproprio, per la quale occorrereb­be un Masterplan, riuscirebb­e a ottenerli per meno». Nel frattempo, le stime sono aumentate e il valore dei sedimi è balzato a 7 milioni. Dal mese di maggio non ci sono più stati contatti fra le parti. All’imprendito­re risulta che anche l’altra decina di proprietar­i, fra cui l’Aero club, contesta il valore che il Municipio ha fissati per i terreni che vorrebbe acquisire. Questo a prescinder­e dal fatto che i terreni in zona vengono venduti a 1’600–1’800 franchi al metro.

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TI-PRESS/ARCHIVIO Kessel: ‘Offerta indecente’

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