Aeroporto, ‘quei terreni costano di più’
La Città offre cinque ma Dario Kessel non ci sta. Ne vuole almeno 6,5. Se non di più, perché l’Ufficio tassazioni gli chiede imposte basandosi su un valore di stima di sette. Stiamo parlando dei milioni di franchi che ci vorrebbero per acquisire i 6’600 metri di superficie di proprietà dell’imprenditore all’interno del perimetro del Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (Pisa) dello scalo di Lugano. L’imprenditore vuole replicare alle dichiarazioni del sindaco rilasciate su queste colonne mercoledì scorso. L’operazione rientra nel cosiddetto piano di rilancio dell’aeroporto di Lugano. Come quello di Kessel, il Municipio vorrebbe comprare tutti i sedimi del Pisa e ha calcolato una spesa di 14 milioni di franchi. I terreni dell’imprenditore sono quelli dove si trova la tenda, i gazebo, gli stabili in cui c’è la Swiss e il ristorante, i campi da tennis. In tutto, come detto 6’600 metri quadrati. Kessel si dice pronto a ritirare il ricorso presentato contro la il progetto di creazione di due Hangar al costo di 6,1 milioni di franchi, inseriti anch’essi nel messaggio di rilancio. Un rilancio che l’imprenditore non vuole ostacolare, però vuole almeno i soldi del valore di stima ossia circa 6,2 milioni di franchi. Una cifra peraltro uguale a quella stabilita sei anni fa nell’atto di prelazione stilato nel 2012 dal notaio Simonetta Perucchi Borsa su mandato del Municipio ma mai sottoscritto dalla Città. Una cifra che, indicizzata, sarebbe per la verità 6,5 milioni di franchi. Anche se la Città non ha mai firmato quel diritto di prelazione fatto allestire dalla Città nell’ambito dell’acquisizione da Kessel, dei servizi di General aviation, non senza polemiche, dalla Lugano Airport Sa. Secondo Kessel, «quei 6,5 milioni, per i terreni, la Città li ha già riconosciuti, non può venire ora a offrirne solo 5 perché spera di espropriarmeli. Ma nemmeno tramite una procedura di esproprio, per la quale occorrerebbe un Masterplan, riuscirebbe a ottenerli per meno». Nel frattempo, le stime sono aumentate e il valore dei sedimi è balzato a 7 milioni. Dal mese di maggio non ci sono più stati contatti fra le parti. All’imprenditore risulta che anche l’altra decina di proprietari, fra cui l’Aero club, contesta il valore che il Municipio ha fissati per i terreni che vorrebbe acquisire. Questo a prescindere dal fatto che i terreni in zona vengono venduti a 1’600–1’800 franchi al metro.