Petkovic fino al 2020
L’Asf e il tecnico rossocrociato a braccetto fino al 2020: ‘Continuità data all’ottimo lavoro svolto da tecnico e staff’
Gli Europei di Francia (sconfitta ai rigori contro la Polonia negli ottavi), il primato nelle qualificazioni ai Mondiali e le sei vittorie filate (un record) che lo hanno decretato, sono gli argomenti a favore del rinnovo di due anni che l’Associazione svizzera di football (Asf) ha offerto a Vladimir Petkovic, il cui contratto ha ora la scadenza nel 2020. Il ct rossocrociato ha assunto la guida della Nazionale nell’estate del 2014 dopo la fine della gestione affidata a Ottmar Hitzfeld, culminata con l’uscita di scena della Svizzera negli ottavi di finale della Coppa del mondo in Brasile, contro l’Argentina. In 30 partite il 54enne bosniaco ha tenuto una media punti di 1,93 a partita. Quella di Hitzfeld era 1,77, quella di Köbi Kuhn 1,54. Con il rinnovo dei contratti di Vladimir Petkovic e del suo assistente Antonio Manicone, l’Asf manda un chiaro segnale. «Si tratta di un riconoscimento nei confronti del lavoro svolto da Petkovic e dal suo staff – precisa il presidente centrale dell’Asf Peter Gilliéron – ma anche di un segnale per il futuro. Non abbiamo voluto perdere tempo ed energie con questioni legate all’allenatore o a qualsiasi tipo di speculazione, né ora, nella fase decisiva, né dopo le qualificazioni alla Coppa del mondo. Al contrario, vogliamo portare avanti lo sviluppo positivo degli ultimi anni e concentrarci sugli aspetti sportivi di una gestione che ci soddisfa».
‘Belle prospettive’
Sulla decisione di Vladimir Petkovic, recentemente contattato anche da diversi club, di continuare l’avventura rossocrociata, hanno notevolmente influito le prospettive della sua giovane Nazionale, e la volontà di portare a termine la sua missione. «Sin dal primo allenamento dopo la pausa estiva – ha spiegato l’ex tecnico di Yb e Lazio – ho percepito la gioia e la volontà dei giocatori e del mio staff di continuare insieme il nostro cammino e di ottenere qualcosa di straordinario con questo gruppo. Se penso ai tre anni trascorsi assieme, trovo che la squadra abbia fatto progressi. Il potenziale c’è, ed è notevole. Avere prospettive di crescita è fondamentale: ecco perché ho detto sì alla proposta di prolungamento».