Fino a 4’000 franchi per figlio
Conciliabilità lavoro/famiglia, l’assegno parentale prende forma. Da subito un aiuto per le rette dei nido La natalità stagna mentre la popolazione invecchia. Beltraminelli: ‘È importante dare un segnale di attenzione maggiore alle famiglie’.
«Si tratta di favorire la conciliabilità lavoro/famiglia e di lottare contro i tassi di natalità decisamente bassi in Ticino, a fronte di un invecchiamento sempre più marcato della popolazione. La preoccupazione per il ricambio generazionale c’è. Non saranno queste misure a risolvere tutti i problemi, ne siamo consapevoli, ma è importante dare un segnale di attenzione maggiore verso le esigenze delle famiglie». Così Paolo Beltraminelli, direttore del Dipartimento della sanità e socialità, oggi alle prese con la concretizzazione della nuova politica familiare. Politica che punta, come detto, a sostenere chi continua a lavorare dopo essere diventato genitore. E lo fa attraverso diversi strumenti, frutto in particolare del “riorientamento” delle risorse deciso in ambito di manovra di risparmio per riportare i conti dello Stato nelle cifre nere. Alla contrazione degli assegni integrativi (Afi) e di prima infanzia (Api) si risponde (in parte) con un rafforzamento del sostegno a favore, appunto, della conciliabilità. Da venerdì prossimo, 1° settembre, chi beneficia dei sussidi di cassa malati e fa capo agli asili nido, alle mamme diurne o ai centri extrascolastici per i propri figli riceverà un “aiuto finanziario soggettivo”, corrispondente a una riduzione massima del 20% della retta. «Si tratta di un principio nuovo: un sussidio individuale per agevolare le rette che sono piuttosto alte – aggiunge Beltraminelli –. Per il momento lo abbiamo destinato a chi rientra nei parametri della Ripam (sussidi cassa malati, ndr), perché il principio rimane quello di una certa equità. Se si affidano i figli a terzi si ha diritto a sgravi fiscali, ma evidentemente chi paga poche imposte riceve anche meno sgravi. Ecco perché interveniamo con questo contributo». Le famiglie interessate potranno richiederlo direttamente al nido, all’associazione delle famiglie diurne o al centro extra-scolastico riconosciuti (un’apposita scheda informativa è stata trasmessa dal Dss agli enti gestori con l’indicazione di consegnarla ad ogni genitore). Alle strutture e ai servizi d’accoglienza sarà invece destinato un importo maggiore a copertura spese (dal 40% si sale al 43%). “Il miglioramento delle condizioni quadro delle strutture e servizi di accoglienza dell’infanzia – si legge nella nota del Dss – favorirà l’assunzione di personale con requisiti formativi adeguati residente in Ticino”. Nell’ambito del sostegno alle famiglie con figli dovrebbe pure inserirsi l’assegno parentale, un nuovo intervento «pensato anche per il ceto medio», spiega ancora Beltraminelli (a tale scopo sarà fissato un limite di reddito verso l’alto). Proposta che approderà sul tavo-
lo del Consiglio di Stato entro metà settembre, quando il governo dovrà pronunciarsi sul “pacchetto fiscale” annunciato dal Dipartimento di Christian Vitta. Dopo la bocciatura della Riforma III delle imprese, il Cantone ha deciso di mantenere comunque la propria strategia, che prevedeva di affiancare agli sgravi fiscali per le aziende anche delle misure sociali. Tra queste, ne ha riferito
nei giorni scorsi pure la Rsi, l’assegno parentale, ossia un contributo «di al massimo quattromila franchi» per figlio che sarà versato «verosimilmente sei mesi dopo la nascita, per sostenere cioè chi decide di rimanere a casa più a lungo rispetto a quanto previsto dal congedo maternità», spiega ancora Beltraminelli. Questo è l’intento, posto che la libertà di scelta rimane: riceverà il contributo anche chi tornerà al lavoro (sempre che rientri nei parametri di reddito). «Così avremo tre livelli: gli Afi e gli Api per i meno abbienti, l’assegno parentale destinato anche al ceto medio, e quello per figlio che è universale». Chi lo finanzierà? «L’economia, con un contributo a carico del datore di lavoro». Questo, sottinteso, in cambio dell’alleggerimento fiscale in arrivo per le persone giuridiche.