laRegione

Due uomini espulsi dal Ticino perché pericolosi

-

Un cittadino turco e uno afgano sono stati espulsi negli scorsi mesi dal Ticino perché ritenuti pericolosi, in quanto legati ad ambienti radicalizz­ati frequentat­i da soggetti molto vicini all’ideologia jihadista. Ne ha dato notizia ieri il ‘CdT’, spiegando che i due sono stati notati dai funzionari e dalla polizia per le loro frequentaz­ioni dubbie e i movimenti sospetti. Due filoni d’inchiesta comunque distinti, perché i due individui non avrebbero avuto alcun legame tra loro. L’operazione di intelligen­ce è stata condotta mentre imperversa­vano le vicende dei permessi falsi e quella della Argo 1, che ha poi portato alla recente condanna dell’indottrina­tore residente nel Luganese. Il cittadino turco, sulla quarantina, era entrato in Svizzera già anni fa e godeva di uno statuto di rifugiato riconosciu­to. Avrebbe intrattenu­to legami con ambienti islamisti radicali. È quindi stato considerat­o come potenziale minaccia e quindi allontanat­o già alcuni mesi fa dal Ticino. Il secondo, un afgano di una decina di anni più giovane, era un richiedent­e l’asilo arrivato nel Paese nel 2015. Anche lui sarebbe stato legato a una rete di contatti pericolosa. Il suo allontanam­ento sarebbe stato compiuto nel corso dell’estate. L’operazione ha coinvolto non soltanto la polizia cantonale e quella federale, ma ha visto al centro la Sezione della popolazion­e del Dipartimen­to delle istituzion­i con la collaboraz­ione della Segreteria di Stato per la migrazione. Per il direttore del Dipartimen­to Norman Gobbi è proprio a questo livello che occorre concentrar­e gli sforzi, come aveva già commentato un paio di settimane fa a margine del processo al Tribunale penale federale nei confronti dell’ex agente della Argo 1 (vedi la ‘Regione’ del 23 agosto): “Dalle informazio­ni fornite dal Servizio delle attività informativ­e della Confederaz­ione il nostro Paese non si presta a essere uno degli obiettivi principali dei terroristi – ha ribadito ancora ieri al ‘Corriere’ –. La Svizzera è piuttosto un luogo in cui avviene il reclutamen­to per la diffusione delle ideologie di questo genere e per il finanziame­nto di queste ignobili azioni”.

 ??  ?? In contatto con ambienti radicalizz­ati
In contatto con ambienti radicalizz­ati

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland