Diesel, superare l’Euro 6
È quanto chiede una petizione popolare all’indirizzo del Consiglio federale Ata, Medici per l’ambiente e Federazione romanda dei consumatori auspicano che la Svizzera non omologhi veicoli ritenuti troppo inquinanti
Immatricolare solo auto Diesel che rispettano la più severa norma ‘Euro 6 dTemp’ e aggiornare tecnicamente i veicoli già in circolazione. Sono queste le due principali richieste di una petizione firmata da 7’200 cittadini all’indirizzo della presidente della Confederazione Doris Leuthard. La petizione è stata promossa dall’Ata (Associazione traffico e ambiente), la Federazione romanda dei consumatori (Frc) e da Medici per l’ambiente. La norma ‘Euro 6 d-Temp’ è la quinta revisione dello standard europeo sulle emissioni inquinanti che si applica ai veicoli stradali nuovi venduti nell’Unione europea ed adottata anche dalla Svizzera. La novità di questo standard è dato dal fatto che il controllo del rispetto dei limiti per le emissioni nocive avviene con un test su strada e non – come finora – in laboratorio. Dal prossimo 1° settembre (venerdì di questa settimana, ndr) tutti i veicoli nuovi omologati dovranno rispettare questo standard. Le altre vetture Diesel già ottenibili in Svizzera dovrebbero rispettare la nuova normativa solo dopo un periodo di transizioni di due anni (da qui il termine
‘Temp’). Dal 1° gennaio 2020 questo standard entrerà in vigore per le omologazioni e il 1° gennaio 2021 per le immatricolazioni. Ata e le altre associazioni promotrici della petizione chiedono – almeno per la Svizzera – l’abolizione di questo periodo di transizione. La ragione? Le auto Diesel
nuove di fabbrica superano, in media, di cinque volte il limite per gli ossidi di azoto. Alcune vetture, inoltre, emettono su strada 18 volte più ossidi di azoto rispetto a quanto sarebbe permesso. “Se la norma ‘Euro 6 d-Temp’ per i gas di scarico valesse solo fra due anni, sulle strade svizzere verrebbero immesse fino a 250mila auto Diesel con emissioni di ossido di azoto eccessive. Ma questo è solo un lato del problema. L’altro – si legge in una nota dell’Ata – sono tutte le vetture Diesel taroccate già in circolazione. Ricordiamo lo scandalo che ha investito prima il gruppo tedesco Volkswagen e poi recentemente Fca e Renault. “Chiediamo di equipaggiare queste auto a posteriori invece di rottamarle. L’hardware di questi veicoli deve essere completato tecnicamente dai produttori in modo che rispettino i valori limite per gli NOx anche nel traffico quotidiano”, spiega Bettina Wölnerhanssen di Medici per l’ambiente. Evi Allemann, presidente dell’Ata e consigliera nazionale socialista, contesta troppa timidezza al governo. “Il consiglio federale non è pronto a utilizzare gli strumenti di cui dispone al fine di proteggere l’ambiente e la popolazione contro le resistenze dell’Ue”
Tecnologia non più migliorabile
I motori Diesel, stando agli esperti del settore, sono giunti a un livello tale di maturità tecnica che ulteriori interventi mirati a ridurre le emissioni di NOx e particolato (Pm10) sarebbero troppo costosi e soprattutto poco efficaci. I miglioramenti sarebbero quindi solo marginali e non giustificabili per le case automobilistiche che si stanno orientando su motori alternativi e meno inquinanti. Ma è musica del futuro. Per ora bisogna accontentarsi degli standard Euro 6.