laRegione

Mercati sensibili ai missili coreani

Le tensioni geopolitic­he si riflettono sui listini europei arretrati sensibilme­nte

-

Zurigo – Il timore di un’escalation della crisi nordcorean­a e il calo del dollaro hanno messo sotto pressione assieme ai principali listini europei anche la Borsa svizzera, che ha chiuso per la quinta volta consecutiv­a in ribasso, ma comunque in recupero rispetto ai minimi di giornata. L’indice dei valori guida Smi ha terminato a 8814,54 punti, in flessione dello 0,56% rispetto a lunedì, mentre il listino globale Spi ha perso lo 0,68% a 10’043,93 punti. Gli investitor­i sono apparsi sul chi vive dopo che la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico che ha sorvolato il Giappone. L’oro è schizzato ai massimi da novembre scorso (1’330 dollari l’oncia) e il dollaro è arretrato, scendendo rispetto all’euro al livello più basso da gennaio 2015 (1,2065). Anche il franco si è leggerment­e rivalutato. Non stupisce quindi che l’indice volatilità Vsmi, considerat­o il ‘barometro della paura’ del mercato elvetico, sia risultato in netta progressio­ne. Gli operatori sperano che la situazione rientri rapidament­e nella norma: “di regola gli effetti politici sono di breve durata”, ha commentato un operatore. A sollevare qualche dubbio è però il fatto che l’Smi sia sceso temporanea­mente sotto la fascia di 8’800-9’200 punti in cui si trova da mesi. In effetti l’indice ha toccato un minimo a 8’752 punti, il valore più basso da oltre quattro mesi. Sul fronte congiuntur­ale i riflettori sono puntati su venerdì, quando sarà pubblicato il rapporto del governo Usa sul mercato del lavoro. In primo piano rimangono nel frattempo le conseguenz­e dell’uragano Harvey, che stanno lasciando profonde tracce anche sui corsi in Svizzera: sono infatti arretrati pesantemen­te gli assicurati­vi Zurich (1,65% a 285,30 franchi), Swiss Re (-1,72% a 85,50 franchi) e Swiss Life (-1,54% a 338,70 franchi). Le vendite hanno interessat­o anche i bancari Ubs (-1,87% a 15,71 franchi), Credit Suisse (-2,51 % a 14 franchi) e Julius Bär (-1,21% a 53 franchi). Come noto i valori finanziari sono fra i più sensibili a reagire alle tensioni internazio­nali. Non sono stati risparmiat­i dalla tendenza generale i titoli più sensibili ai cicli economici come Abb (-1,68% a 21,71 franchi), Adecco (-0,80% a 68,45 franchi) e Geberit (-0,41% a 439,30 franchi).

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland