laRegione

Opportunit­à strutturat­e

Si tratta di progetti condivisi che chiamerann­o alla collaboraz­ione gli attori direttamen­te coinvolti, le istituzion­i e i vari enti

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Il futuro dell’Alta Vallemaggi­a in 60 progetti. Una visione solida per valorizzar­e un territorio che abbraccia gli abitati di Cevio, della Rovana e della Lavizzara, con interessan­ti e condivise carte da giocare. La rotta da seguire è indicata nel Piano di sviluppo dell’Alta Vallemaggi­a presentato lunedì a Cavergno alla popolazion­e. Due anni e mezzo di lavoro da parte del “pool” guidato da Gianluca Giuliani, con il coordiname­nto di Christian Ferrari dell’“Antenna Vallemaggi­a” e con la collaboraz­ione di Elena Fenini per Cevio, Samir Tomamichel (Rovana) e Mario Donati (Lavizzara). Sala gremita e non poteva essere altrimenti, visto l’interesse della posta in gioco. Tra i presenti anche il consiglier­e di Stato Christian Vitta, Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente regionale di sviluppo, Fabio Bonetti dell’Organizzaz­ione turistica Lago Maggiore e Valli, Renzo Piezzi, autorità municipali di tutta la valle e il presidente dell’Associazio­ne dei Comuni, Michele Rotanzi. I sessanta progetti messi sul tavolo sono il frutto dei suggerimen­ti dalla popolazion­e dell’alta valle che il masterplan ha incanalato in tre assi di sviluppo: il turismo (con il logo “100% Alta Vallemaggi­a”), il vivere in valle (valorizzan­do le eccellenze per rimanere vitali), e il territorio (con l’agricoltur­a come elemento di attrazione). Le idee spaziano dalla valorizzaz­ione della valle del Sambuco ai percorsi tematici di Campo, dal centro sportivo di Bignasco alle nuove infrastrut­ture di Bosco Gurin. «Ci sono anche due temi di carattere generale e di importanza primaria» – ha osservato Gianluca Giuliani facendo riferiment­o alla mobilità pubblica e alla banda larga (con il conseguent­e tele-lavoro). L’investimen­to finanziari­o dei 17 progetti previsti nel prossimo quadrienni­o ammonta a 18,2 milioni. Ad assicurare il necessario capitale saranno, oltre ai singoli promotori, i padrinati, le fondazioni, Cantone e Confederaz­ione. Il compito di tradurli dalla carta alla realtà spetterà, invece, al responsabi­le del masterplan e a un piccolo pool di collaborat­ori, scelti con un concorso. Tra i target da perseguire per dare impulso all’economia locale, anche quello di un collegamen­to con la Leventina. A ribadirne l’importanza sono stati i granconsig­lieri Giacomo Garzoli e Germano Mattei, mentre Giacomo Fiori ha auspicato che il masterplan benefici di una corsia rapida e preferenzi­ale per evitare le paludi burocratic­he. Da parte sua Mario Donati ha rimarcato la flessione demografic­a dell’alta valle, penalizzat­a anche dallo smantellam­ento di servizi chiave quali poste e trasporti pubblici.

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Il rilancio si basa su alcune priorità

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