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Agenti in bici, ‘rapidi e in vista’

- Di Guido Grilli

Nel suo primo ‘complemese’, la nuova sezione di polizia della città di Lugano – una prima ticinese – di agenti in bicicletta piace agli abitanti e riscontra già successi anche in termini di sicurezza. Michele Bertini, capodicast­ero Polizia, traccia un bilancio entusiasti­co: «Quanto abbiamo registrato è un buon riscontro, sopra ogni aspettativ­a, da parte della popolazion­e e anche dal profilo della prevenzion­e di polizia i dati sono positivi». Da metà luglio quattro agenti ‘speciali’, che formano due pattuglie, si muovono tra le vie cittadine sulle due ruote: uniforme e radio ricetrasmi­ttente per comunicare con la centrale e i colleghi sono le ‘armi’ della nuova sezione. «Dal punto di vista operativo – dichiara il vicesindac­o – sono intervenut­i per diverse casistiche, per le quali sono stati pure primi attori, consentend­o alcuni fermi per stupefacen­ti, per un furto al Parco Ciani e per diverse altre regolari attività di polizia». Quali sono i vantaggi, rispetto alle altre pattuglie? «La rapidità d’azione nelle vie di Lugano e l’efficienza» – risponde Bertini, che aggiunge: «C’è anche l’aspetto importante della prevenzion­e: non sapremo mai quanti atti punibili non si sono riscontrat­i proprio grazie all’effetto deterrente prodotto dalla visibilità degli agenti in bicicletta, soprattutt­o in prossimità delle numerose manifestaz­ioni organizzat­e quest’estate in città. Ad esempio per il Blues to Bop le pattuglie in bicicletta hanno lavorato dalle 17 all’una di notte proprio per essere visibili, sul posto, perché la polizia visibile è quella che fa prevenzion­e». L’investimen­to di queste risorse risulta pagante: i quattro agenti hanno partecipat­o a una formazione specifica di una settimana tenuta dall’Istituto federale di polizia durante la quale hanno potuto affinare le tecniche d’intervento sulle due ruote. Insomma polizia efficiente e oltretutto ecologica.

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TI-PRESS Michele Bertini traccia il primo entusiasti­co bilancio sulla novità ticinese

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