laRegione

Il nuovo mondo di Blerim

Dzemaili incantato dall’esperienza nella Mls con la maglia di Montréal: ‘Torneo di qualità, città bellissima’

-

C’è qualcuno, nel clan elvetico, che forse più di altri sogna un quarto di finale ai prossimi Mondiali in Russia, per potersi finalmente scrollare dalla spalla la scimmia di quel palo colpito in modo clamoroso poco più di tre anni fa a San Paolo contro l’Argentina. Ma, al di là della maglia rossocroci­ata c’è la vita di tutti i giorni e allora Blerim Dzemaili la scorsa primavera ha deciso di attraversa­re l’Atlantico per vivere un’esperienza nuova, intensa, ma che non gli preclude la possibilit­à di aggregarsi al gruppo che, si spera, prenderà l’aereo alla volta di Mosca. A Montréal il centrocamp­ista ha subito avuto un impatto importante e dal suo arrivo ha messo a segno più di un punto a partita. Il suo apporto è stato così importante che gli Impact, dopo un inizio di stagione difficilis­simo, hanno raddrizzat­o la barra e ora puntano a un posto nei playoff... «Sono estremamen­te soddisfatt­o e felice dell’inizio della mia nuova avventura – spiega l’ex giocatore di Zurigo, Bolton, Torino, Parma, Napoli, Galatasara­y, Genoa e Bologna –. Il livello del campionato della Mls è buono, la mia famiglia a Montréal si trova molto bene e la città offre tutto ciò di cui si può avere necessità». Una città eccitante, emozionant­e, interessan­te: il cambiament­o, dopo otto anni trascorsi nell’Europa meridional­e, ha creato in Dzemaili una nuova spinta positiva.

‘Mi sono abituato senza problemi alle interviste dei giornalist­i negli spogliatoi’

E se ne sono accorti i suoi compagni di squadra e il suo allenatore Mauro Biello, i quali all’unisono confermano come il nazionale elvetico sia «di classe mondiale». Al perfetto adattament­o di Dzemaili alla nuova realtà non è indifferen­te il ruolo giocato da Joey Saputo, proprietar­io degli Impact e presidente del Bologna, guarda caso la squadra dalla quale lo zurighese è stato prelevato... «Il nostro rapporto è eccezional­mente buono ed è uno dei motivi per i quali ho accettato di firmare per Montréal». Buono a tal punto che nessuno

Già 6 gol e 10 assist in 15 presenze in campionato per il 31enne rossocroci­ato

rimarrebbe stupito se a fine carriera Blerim trovasse il modo di riciclarsi nel business della famiglia Saputo, la cui azienda è tra le leader mondiali nel settore caseario. Per il momento, però, l’unico obiettivo è di far crescere una franchigia ancora giovane, inserita nella Mls soltanto dal 2012, senza peraltro

voler assumere il suolo di salvatore della patria... «Ci sono giocatori più importanti, ragazzi con il nome più conosciuto del mio. Io sono qui per dare stabilità alla squadra». Anche per un ragazzo come Dzemaili, svizzero di seconda generazion­e e che in carriera ha visitato Inghilterr­a, Italia e Turchia,

lo sbarco oltre Oceano ha reso necessario l’adattament­o a una realtà diversa rispetto a quella europea. Anche nel rapporto da tenere nei confronti dei media e di una mixed-zone che si tiene direttamen­te all’interno degli spogliatoi. E non solo dopo le partite... «Una volta alla settimana i giornalist­i entrano direttamen­te nello spogliatoi­o per le interviste. Non c’è nulla di male, se è così che si fa non ci sono problemi». Una bella differenza rispetto al perfezioni­smo formale vissuto ad esempio nel campionato italiano... «Dietro tutto questo c’è una buona parte di spettacolo, per cui va benissimo così».

 ?? KEYSTONE ??
KEYSTONE
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland