Acb a trazione anteriore
Per puntellare l’organico di Tirapelle (in particolar modo l’attacco) ecco le punte Stipe Simunac e Patryk Parol
Per quanto il Bellinzona fosse già competitivo e attrezzato niente male, i margini per intervenire e completare la rosa a disposizione di Luigi Tirapelle c’erano. Del resto la dirigenza granata – mossasi con largo anticipo sul mercato ma poi ferma in attesa dei botti finali – non ha mai fatto mistero della volontà di mettere a disposizione del mister italiano ancora un paio di pedine. Se l’Acb aveva un paio di posizioni scoperte, beh queste erano sul fronte avanzato, che si è retto per un paio di turni sulle spalle del solo Gaston Magnetti. Il quale, va detto, se l’è cavata benone. Siccome però la stagione è lunga e l’obiettivo importante (la Promotion League), l’Acb ha deciso di affondare il colpo, con un doppio ingaggio che chiude, per il momento, il mercato: dallo Stade Nyonnais ecco Stipe Simunac, classe 1994, volto noto per essere un prodotto del vivaio granata passato attraverso l’esperienza formativa con il Team Ticino e l’esperienza nella Primavera della Juventus, prima della parentesi con l’Fc Locarno in Challenge League. Con lui anche Patryk Parol, polacco classe ’96, proveniente dal Novara. Due colpi importanti che danno sostanza e qualità al reparto avanzato, offrendo a Tirapelle alternative che prima non aveva, al netto dell’ottima forma palesata da Magnetti. «Gaston è come se fosse rinato, sembra un ventenne pieno di entusiasmo», sottolinea il presidente dell’Acb Paolo Righetti, introducendo il capitolo attaccanti. L’argentino, insomma, è forte e sovente decisivo, ma qualcosa in entrata andava fatto. «Ma non tanto per fare – puntualizza Righetti –. Abbiamo valutato a fondo la questione e abbiamo chiuso con due giovani interessanti. Fisico possente, Parol viene dal settore giovanile del Novara, ha giocato anche in prima squadra. Simunac, giovane anche lui benché già affermato, ha già giocato in Challenge, a Locarno. Nella scorsa stagione ha realizzato 9 reti con lo Stade Nyonnais, in Promotion League, categoria superiore alla nostra. Ha già dimostrato di essere un attaccante di qualità. Mancino, anche lui è ben messo a livello di stazza. Sono due attaccanti con le caratteristiche che fanno al caso nostro, complementari a
A Locarno dal 2013 al 2015
quelle di Magnetti. Gaston fa tanto movimento, Patryk e Stipe sono piuttosto prime punte».
Vigili sul mercato
Mercato chiuso, quindi? «Siamo soddisfatti della rosa, ma è vero che per fare un campionato di livello sino alla fine e per farsi trovare pronti alle finali che rimetteranno tutto in discussione, bisogna disporre di una rosa ampia e di qualità. Tra infortuni e squalifiche (sabato si è fermato Tarchini, ne avrà almeno per un paio di settimane) qualche elemento lo si perde sempre. Bisogna quindi avere gente all’altezza della situazione e della categoria. Sulla carta siamo a posto. Tuttavia, restiamo vigili. Un altro colpo lo faremmo però solo se ne valesse davvero la pena». In Ticino è tornato Senger, attualmente a Losone. «Ci interessava. Ci siamo informati ma l’Ufficio permessi ci ha detto che non l’avremmo potuto tesserare, per cui abbiamo rinunciato».