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Riforma ‘previdenza vecchiaia 2020’, una riforma monca e iniqua

- Di Gabriele Jelmolini, vicepresid­ente Giovani Liberali Radicali Ticinesi

Tra qualche settimana saremo chiamati ad esprimerci, nuovamente, sulla revisione del sistema previdenzi­ale svizzero. Nuovamente, perché in settant’anni di vita vi sono state ben 11 revisioni, l’ultima volta in cui il popolo si è espresso era l’autunno scorso, quando ha respinto l’iniziativa AVSplus. Questa riforma che ci viene ora sottoposta tocca sia il primo pilastro (Avs), sia il secondo pilastro (previdenza profession­ale – cassa pensione). La particolar­ità, difficilme­nte condivisib­ile, è la proposta di compensare la riduzione del tasso di conversion­e del secondo pilastro (ovvero della previdenza profession­ale), il quale passerà dal 6.8 al 6.0 %, aumentando di Chf 70.00 la rendita mensile Avs. È come mischiare il burro e la ferrovia, in quanto sono due principi previdenzi­ali diametralm­ente differenti! La rendita Avs difatti dipende sì dagli anni di contribuzi­one e dall’ammontare del reddito, ma è livellata sino ad un tetto massimo di CHF 2'350.00 mensili (per celibi) indipenden­temente dal reddito e dai contributi versati. La rendita derivante dal secondo pilastro è invece personale, dipendendo direttamen­te dai contributi versati dal singolo lavoratore. Aumentare indistinta­mente la rendita Avs per compensare la riduzione della rendita della cassa pensione è iniquo e antisocial­e. Un’altra questione da non sottovalut­are è che questa riforma non risolverà il problema struttural­e derivante dal finanziame­nto della cassa Avs a seguito dell’impatto dei pensioname­nti dei “baby-boomer”. Già a partire dal 2030 è previsto un deficit annuo nonostante l’impatto delle proposte della riforma (innalzamen­to età pensionabi­le, aumento di 0.6 punti dell’aliquota Iva ecc.). Si stima che a partire dal 2035 il deficit annuo della cassa Avs sarà di circa 7 miliardi di franchi. In caso di approvazio­ne della proposta tra pochi anni saremo inesorabil­mente chiamati nuovamente a votare sull’ennesima riforma del sistema previdenzi­ale… Il popolo si è già espresso chiarament­e, rifiutando l’iniziativa “AVSplus” ed ora, a un anno di distanza, si ripropone la stessa minestra servita solamente in un altro piatto, ma condendola con la minaccia che questa riforma è l’unica possibile per garantire il futuro ed è una base di partenza. Personalme­nte invece dico no, non dobbiamo cedere alla minaccia ideologica, elaborando invece una riforma innovativa che permetta durevolmen­te di fronteggia­re e sostenere l’Avs nel lungo periodo. Per non limitarci alle parole, ma attivandoc­i con i fatti, come Giovani Liberali Radicali abbiamo preparato una presa di posizione con delle proposte alternativ­e che vi invitiamo a leggere al seguente indirizzo: https://jungfreisi­nnige.ch/it/posizioni/ prese-di-posizione.

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