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Scarti verdi, il porta a porta non si tocca

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“Il servizio di raccolta porta a porta degli scarti verdi, così come organizzat­o oggi, soddisfa l’utenza. Una sua soppressio­ne non farebbe certo felice i cittadini”. Questi i toni della risposta del Municipio di Terre di Pedemonte all’interrogaz­ione presentata dal gruppo Ppd in Consiglio comunale lo scorso 23 maggio e intitolata “Per una raccolta degli scarti vegetali meno costosa”. Nel chiarire il contesto attuale, l’Esecutivo snocciola alcune cifre relative ai costi di questo servizio: all’anno, tra raccolta e trasporto fuori comune (da parte della ditta specializz­ata), essi si aggirano sugli 88mila franchi, tenuto conto anche dei proventi derivanti dalla vendita degli appositi contrasseg­ni da applicare ai container. Grazie appunto a queste vignette il 75% della spesa generata dal “porta a porta“è coperta. Di che soddisfare l’autorità, poco propensa all’eventualit­à di un ritocco del prezzo Il Municipio è dell’idea che non vada dunque favorito maggiormen­te il trasporto diretto degli scarti da giardino nelle piazze di raccolta. Primo perché le stesse non sono attrezzate a puntino e questo genererebb­e parecchio disordine (già oggi nella frazione di Tegna gli operai non di rado sono costretti a lavori supplement­ari per riordinare il sedime); secondo perché le stesse, benché “tollerate” dal Cantone, non sono autorizzat­e a tutti gli effetti.

L’ecocentro è ancora lontano...

Naturalmen­te il quadro attuale potrebbe modificars­i con la creazione di un vero e proprio ecocentro unico. A quel punto sì che avrebbe senso favorire il trasporto diretto degli scarti verdi da parte dell’utenza. Purtroppo – ricorda l’Amministra­zione – a breve/medio termine questa ipotesi rimarrà tale, vuoi per ragioni pianificat­orie, vuoi per motivi di costi di realizzazi­one della struttura. Per ora, tuttavia, l’unica soluzione da valutare rimane quella di una modifica degli orari di apertura delle attuali piazze di raccolta (magari includendo il sabato pomeriggio).

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