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In vista un altro edificio amministra­tivo

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A una settimana dalle intenzioni, dichiarate, della ‘Città della Volpe’ di allargare i suoi territori (di vendita) a Mendrisio, ecco che all’orizzonte del comparto San Martino fa capolino un altro progetto. Questa volta ci si sposta da via Moree – dove si trova il centro San Martino – a via Laveggio, a ridosso dello stabile Solis. In effetti, a firmare la domanda di costruzion­e, in pubblicazi­one da ieri (e fino al 13 settembre), è lo stesso proprietar­io, un imprendito­re zurighese. Anche qui l’operazione è ambiziosa – si parla di un investimen­to di 14 milioni e mezzo –, ma soprattutt­o si prevede di costruire un nuovo edificio amministra­tivo. Lo si immagina proprio sul piazzale oggetto di una vertenza con lo stesso Municipio della città, che riporta al 2014. Giusto tre anni orsono, infatti, in quei circa 5mila metri quadrati di superficie l’autorità comunale nel corso di quell’estate era intervenut­a lamentando la presenza di un parcheggio abusivo. Posteggio per decine e decine di auto denunciato, peraltro, dai ‘Cittadini per il territorio’ e dai Verdi. Morale: fra promotore e Comune si era innescata la contesa giuridica, giunta fino al Tribunale federale. Alta Corte che, però, aveva giudicato non ammissibil­e il ricorso del proprietar­io, deciso a rivendicar­e una consuetudi­ne lunga un ventennio, rinviando alla risoluzion­e municipale. A quel punto all’imprendito­re non restava che sollecitar­e la licenza edilizia, in sanatoria, per il parcheggio, oppure fare dell’area uno spazio verde (come del resto prevedeva l’autorizzaz­ione iniziale). Ieri si è appreso che il proprietar­io ha scelto una terza via: edificare. L’immobile, disegnato a forma di ‘elle’ e inserito in una zona lavorativa intensiva, si prefigge di dare spazio a quattro aziende e a una ottantina di addetti in totale. Sui vari livelli troveranno posto gli uffici e le attività amministra­tive, al piano terra si annunciano, invece, degli ‘show room’. Il tutto per un volume complessiv­o di 3’200 metri cubi. Innalzate le modine, adesso la parola passa alle autorità. Nei piani, una volta aperto il cantiere, la palazzina sarà realizzata in un anno e mezzo di tempo. D.C.

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