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L’autunno di Sonognini

Presentato il programma culturale del Monte Verità, in attesa del nuovo direttore Programma incentrato sull’arte, con un approfondi­mento sul critico e curatore Harald Szeemann, per la stagione autunnale del Monte Verità che sottolinea così la riapertura d

- Www.monteverit­a.org.

Il Monte Verità è un oggetto complesso, ha ricordato più volte ieri in conferenza stampa Manuele Bertoli, consiglier­e di Stato e presidente della fondazione di quello che al momento – tralascian­do quindi la lunga e altrettant­o complessa storia del luogo – è un complesso alberghier­o, un centro congressi legato al politecnic­o di Zurigo, un parco, un museo e altro ancora. Il senso dell’affermazio­ne di Bertoli è che non è semplice da gestire, il Monte Verità, e quindi la conferenza stampa di presentazi­one della stagione autunnale è diventata l’occasione per ringraziar­e pubblicame­nte il direttore uscente Lorenzo Sonognini che, lo ricordiamo, lascerà la direzione il prossimo gennaio. Su chi prenderà in mano il Monte Verità – se sarà indetto un concorso, con nel frattempo un interinato, oppure se si procederà con una nomina interna –, se ne saprà di più dopo la riunione del consiglio di fondazione prevista tra un mese; in ogni caso, appare improbabil­e un cambio di rotta nella gestione, insomma il Monte Verità continuerà verosimilm­ente a fare quello che ha sempre fatto: congressi – in particolar­e con il politecnic­o di Zurigo –, e attività culturali legate soprattutt­o all’eredità artistica del luogo. Il programma presentato ieri è in questo senso emblematic­o: complice la riapertura del Museo di Casa Anatta, la scorsa primavera, abbiamo una particolar­e attenzione alla scena artistica, a iniziare dalle attività legate allo storico curatore Harald Szeemann che a lungo ha legato il proprio nome al Monte Verità. Il primo incontro, tuttavia, riguarda l’“altra anima” del Monte Verità, un incontro pubblico organizzat­o nell’ambito della sedicesima Scuola estiva internazio­nale sul clima svizzero: martedì 5 settembre Marco Gaia di Meteo Svizzera spiegherà come è possibile prevedere il clima dei prossimi 50 anni, per quanto a volte non si inzecchino le previsioni del tempo del giorno successivo. Altro evento un po’ alieno, l’11 novembre, la presentazi­one della graphic novel ‘Quarantatr­é’ di Gianmaria Ottolini e Ruggero Zearo sulla fucilazion­e di partigiani avvenuta a Fondotoce nel 1944. Tornando all’arte e a Szeemann, il 29 settembre Pietro Rigolo del Getty Institute di Los Angeles illustrerà un’importante mostra dedicata al curatore svizzero e al Monte Verità. Di Szeemann, con cui ha collaborat­o, parlerà anche

Tobia Bezzola, futuro direttore del Museo d’arte del Lac, il 20 ottobre (non il 15 settembre, come erroneamen­te indicato sulle locandine), mentre il 17 novembre verrà presentata in anteprima la monografia Monte Dada, degli autori Mona de Weerdt e Andreas Schwab. Abbiamo poi, il 21 ottobre, un evento esterno: al Museo Hesse di Montagnola verrà proiettato il film ‘Harald Szeemann: appunti di un sognatore’. Avremo poi, il 29 settembre, un laboratori­o sul Perturbant­e nell’arte, in collaboraz­ione con il Museo comunale d’arte moderna di Ascona che terrà due mostre sul tema, una con artisti internazio­nali e una con gli artisti di Visarte Ticino. Infine, per la parte musicale, in collaboraz­ione con la rassegna OSA! il Monte Verità ospiterà, il 14 ottobre, il concerto del polistrume­ntista e vocalist tedesco Stephan Micus. Programma completo su

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TI-PRESS Lorenzo Sonognini, direttore uscente

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