La Svizzera guarda indietro
Si è chiusa ieri la festa di Unspunnen. In nove giorni sono state 90’000 le persone che si sono recate ad Interlaken per assistere a uno dei maggiori eventi legati alle tradizioni svizzere. La partecipazione è inferiore alle attese degli organizzatori che in una nota ricordano come le previsioni parlavano di 150’000 presenze. La pioggia degli ultimi giorni, ammettono, ha però scoraggiato diversi potenziali visitatori. La festa, organizzata a intervalli di circa 12 anni dalle principali associazioni nazionali di tutela delle tradizioni popolari, ha presentato competizioni di lotta e lancio della pietra, concerti di corno delle Alpi, musica popolare, balli in costume tradizionale ed esibizioni di jodel. La giornata principale di lancio della pietra di 83,5 chili, simbolo della festa, si è svolta martedì 29 agosto. Ieri si è invece tenuto il tradizionale corteo, durato tre ore: circa 4’000 persone provenienti da tutti i cantoni hanno sfilato nelle vie della cittadina bernese. Tra le 25’000 persone che hanno assistito alla parata c’era anche la presidente della Confederazione Doris Leuthard. Nel pomeriggio c’è stato un piccolo incidente: nell’arena principale diverse mucche prese dal panico hanno iniziato a correre all’impazzata. Una persona è caduta all’interno della mandria ma non è stata schiacciata; anche gli attori e figuranti presenti sono riusciti a schivare i bovini. La prima edizione si tenne nel 1805 per commemorare la riconciliazione, avvenuta nel XIII secolo, tra il signorotto Burkard von Unspunnen e il fondatore della città di Berna, Berchtold V von Zähringen. La festa deve il proprio nome al castello di Unspunnen. La seconda edizione si svolse nel 1808 e attirò vari visitatori. Queste prime edizioni sono considerate come l’inizio del turismo moderno. Dal 1946 la festa si svolge regolarmente, a scadenza di 12 anni.