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‘Bomba H pronta per i missili’

Nuovo esperiment­o nucleare di Kim Jong-un causa una doppia scossa di terremoto. Leader mondiali in allerta. Gli Usa: ‘Stop accordi commercial­i con chi fa affari con Pyongyang’.

- di Antonio Fatiguso, Ansa/Red.

Pechino – La Corea del Nord ha effettuato il sesto test nucleare e rivendicat­o il “perfetto successo” della bomba all’idrogeno detonata e disegnata per armare un supermissi­le interconti­nentale: la sfida del leader Kim Jong-un, malgrado la prevedibil­e e unanime condanna della comunità internazio­nale, è stata fatta con “un annuncio speciale e importante” dal network statale Kctv e anticipata dal potente sisma artificial­e di magnitudo 6,3 avvertito lungo la gran parte del confine nordorient­ale cinese. Poco dopo la scossa, registrata alle 12.00 nordcorean­e (le 5.30 in Svizzera), è maturata l’irritata reazione di Seul e Tokyo, alla quale s’è aggiunta la dura risposta della Cina, che con il Ministero degli esteri ha “condannato con forza” la mossa di Pyongyang quando il presidente Xi Jinping era a Xiamen per dare il via al vertice dei Paesi Brics, curato nei minimi dettagli e di grande visibilità internazio­nale dopo il G20 del 2016. La Corea del Sud ha alzato l’allerta, intenziona­ta a chiedere sanzioni molto più aspre e assicurand­o che farà ogni pressione possibile sul Consiglio di Sicurezza dell’Onu perché si arrivi all’isolamento totale di Pyongyang. In Giappone, primo Paese a confermare il test nucleare (sull’uso reale della bomba all’idrogeno serviranno altri giorni di analisi), il premier Shinzo Abe ha definito la provocazio­ne “assolutame­nte inaccettab­ile”, mentre il ministro degli Esteri Taro Kono si è speso per un’altra efficacia delle sanzioni Onu, rinnovando la sintonia con Seul e Washington. “Il dialogo non funziona, la Corea del Nord capisce una cosa sola”, è sbottato Donald Trump commentand­o il primo test nucleare del Nord durante la sua presidenza. Gli occhi del mondo sono puntati sulla reazione dell’America, con il presidente che non ha escluso un attacco preventivo (vedi sotto) e ha evocato anche una guerra commercial­e con tutti quei Paesi che hanno scambi con Pyongyang. Per oggi è stata convocata una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Frenetici i contatti anche in Europa. Emmanuel Macron, Angela Merkel e Paolo Gentiloni si sono sentiti al telefono e hanno concordato, ha riferito l’Eliseo, “sulla necessità di una reazione internazio­nale forte”, a partire da nuove sanzioni da adottare in ambito europeo. Anche la Svizzera condanna il test, il Dipartimen­to federale degli affari esteri è convinto “che una soluzione ai problemi nucleari e di sicurezza nella penisola coreana può essere trovata solo attraverso

un processo negoziato e diplomatic­o”. E la Svizzera si mette a disposizio­ne. I presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin, entrambi a Xiamen, hanno convenuto sulla necessità di “affrontare appropriat­amente” l’ultimo test nordcorean­o. Ma il capo del Cremlino, in un colloquio con il premier giapponese Abe, ha

messo in guardia dall’intraprend­ere qualsiasi avventura militare individuan­do solo nella politica e nella diplomazia le possibili soluzioni. Il sisma artificial­e registrato in Corea del Nord è il più potente dei sei test fatti finora. L’onda è stata pari a 5-6 volte quella generata dal quinto esperiment­o. Il test

ha avuto la potenza di 100 chilotoni, circa 5 volte la bomba sganciata dagli Usa su Nagasaki nell’agosto del 1945. Per altri osservator­i, una volta ostentato tutto il suo potenziale militare, Kim potrebbe finalmente decidere di sedersi al tavolo negoziale su un percorso affatto semplice e tutto da costruire.

 ?? KEYSTONE ?? Un test da 100 chilotoni (un’esplosione 5 volte più potente della bomba di Nagasaki) scuote il mondo
KEYSTONE Un test da 100 chilotoni (un’esplosione 5 volte più potente della bomba di Nagasaki) scuote il mondo

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