‘È un buon supporto alle pattuglie. I risultati ci sono’
Per le Guardie di confine della Regione IV il ‘Ranger’ è un alleato prezioso. È dal 2005, da quando esercito e Corpo federale hanno stretto un accordo, che i droni sono entrati a far parte della strategia sul controllo della frontiera. Così quello che era un apparecchio d’uso militare è stato impiegato per sorvolare e sorve- gliare il territorio al... confine. Negli ultimi anni è accaduto sempre più spesso. «E a ogni utilizzo, puntualmente, la pattuglia a terra viene sollecitata per le verifiche del caso», ci dice Mirco Ricci, portavoce del Corpo Guardie di confine. Statistiche da Berna al momento non ne vengono fornite, ma i risultati, ci assicura Ricci, sono tangibili. Come precise sono le regole d’ingaggio dell’Ads 95. «In cima agli obiettivi – ci conferma ancora il portavoce – c’è il contrasto alla criminalità transfrontaliera, segue la lotta al contrabbando. Negli ultimi anni, poi, nelle sue missioni il drone ha segnalato presenze in seguito rivelatesi persone prive di documenti che cercavano di passare la frontiera». Così grazie al drone si sono fermati contrabbandieri e ladri, e si riescono a tenere d’occhio anche i passatori, tornati alla ribalta quest’anno lungo la frontiera verde. «Abbiamo ottenuto dei risultati e il drone ci ha dato una mano – ribadisce Ricci –. Una decisione, in origine, della politica che ci ha dotato di un buon mezzo complementare al nostro lavoro sul campo. Dobbiamo renderci conto che pattugliare in modo capillare anche solo il Mendrisiotto richiederebbe un numero enorme di agenti». Come dire che forze aere e Guardie avevano dei validi motivi per presentarsi insieme alla popolazione, proprio nel distretto meridionale del Ticino. «Poter contare sul drone è importante per noi. Siamo consapevoli che può arrecare disturbo la notte, ma la sua utilità è evidente. E devo dire – riconosce il portavoce della Regione IV – che i cittadini delle zone sensibili, come è Novazzano, confrontati con la realtà dei furti e delle rapine hanno dimostrato di comprendere e ci hanno dato dei pareri positivi. Sapendo che c’è chi vigila, anche dall’alto, si sentono rassicurati».