Il Ps: ‘Metodi scorretti’
La pubblicazione dei nomi dei deputati socialisti che hanno sostenuto il ‘compromesso’ sull’insegnamento della civica a scuola ha immediatamente generato una reazione dei diretti interessati: “Questo modo di fare è scorretto, fuorviante e strumentalizza la democrazia a scopi puramente propagandistici. Una pratica che non ha nulla a che vedere né con il civismo né con la civica!” scrive il Gruppo parlamentare del Ps in una nota inviata ieri ai media. Il testo in questione è quello pubblicato a pagamento l’altro ieri sui media cartacei ticinesi dal comitato iniziativista ‘Educhiamo i giovani alla cittadinanza’ al voto in questi giorni (per corrispondenza) e alle urne il prossimo 24 settembre. I promotori dell’inserzione – si precisa nel comunicato socialista – hanno pubblicato la lista dei deputati che hanno accolto il compromesso legislativo in Gran Consiglio “senza chiedere loro il permesso e senza avvisarli che avrebbero agito in questo modo”. A detta dei deputati socialisti “questa è una pratica scorretta e fuorviante, che strumentalizza la democrazia a scopo puramente propagandistico: un modo di fare – si aggiunge – che non ha nulla a che fare con un corretto comportamento civico”. Insomma, si tratterebbe di un’informazione scorretta. E questo perché i deputati socialisti hanno sì sostenuto il compromesso sopraccitato ma “solamente al fine di limitare i danni alla scuola, alle ragazze e ai ragazzi che i dettami di quest’iniziativa avrebbero generato”. La ricerca di un risultato comporta che ognuno rinunci a qualcosa e “la prassi avrebbe richiesto che i promotori ritirassero l’iniziativa”. Così non è stato; ne consegue che il Gruppo Ps in parlamento era e resta convinto “che il miglior modo d’insegnare la civica sia il metodo attuale”.