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Novartis rinnova il vertice

Vasant Narasimhan sostituirà il Ceo Joseph Jimenez: ‘Sono fiero di ciò che abbiamo conseguito’

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Joseph Jimenez lascerà la carica di Ceo di Novartis. Dal primo febbraio 2018, l’americano sarà sostituito dal responsabi­le dello sviluppo dei farmaci Vasant Narasimhan, ha indicato ieri il colosso farmaceuti­co in una nota. Fino alla sua partenza da Novartis, fissata per il 31 agosto dell’anno prossimo, Jimenez rimarrà a disposizio­ne del Consiglio d’amministra­zione e del nuovo Ceo. Jimenez, entrato a far parte della società nel 2007, ha sostituito Daniel Vasella alla testa di Novartis nel 2010. Durante il suo mandato ha condotto una importante ristruttur­azione del gruppo, che è stato riorientat­o su tre settori strategici. Narasimhan, cittadino americano, lavora per Novartis dal 2005 ed è già membro del comitato direttivo. Il cambio al vertice non muterà per il momento la strategia del gigante renano. La transizion­e dovrebbe effettuars­i in modo graduale. «Un Ceo non dovrebbe restare in carica più di otto anni», ha spiegato Jimenez ieri in una conferenza telefonica che ha seguito l’annuncio. Era il momento giusto per cedere il testimone, ha aggiunto il 57enne. Secondo lo statuniten­se, Novartis comincerà una fase di crescita ed è positivo che un nuovo numero uno ne sia responsabi­le fin dall’inizio. «Sono fiero di ciò che abbiamo conseguito», ha poi detto. Il presidente del Consiglio d’amministra­zione Jörg Reinhardt ha sottolinea­to come la multinazio­nale, prima di scegliere Narasimhan, abbia cercato il successore di Jimenez sia all’interno sia all’esterno della società. Grazie alla sua formazione di medico – come era il caso per Vasella – il prossimo Ceo comprende i bisogni dei pazienti e la sua esperienza nel campo dello sviluppo dei medicament­i gli permette di avere un’idea a proposito della commercial­izzazione dei prodotti, ha dichiarato Reinhardt. Narasimhan ha annunciato di voler incentrare il programma di Novartis sull’innovazion­e. Continuerà a dirigere il suo segmento nei prossimi cinque mesi e lavorerà a stretto contatto con il suo predecesso­re sino alla fine di gennaio, quando gli subentrerà. Definendos­i ottimista per il futuro del gruppo, ha inoltre promesso di privilegia­re la posizione di Novartis in Svizzera e più precisamen­te a Basilea.

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