Una grande ‘anima’ musicale
Viene restituito all’ascolto del pubblico, dopo un approfondito lavoro di restauro, l’organo della chiesa parrocchiale di Brione s/Minusio. Ieri, in una conferenza stampa, di questo strumento che rappresenta un gioiellino per le sue caratteristiche costruttive e storiche sono stati svelati “tutti i segreti”. Presenti all’incontro i promotori di questa importante iniziativa: i vertici del Consiglio parrocchiale (presidente Otto Gobbi), l’organaro Illic Colzani e l’organista Andrea Pedrazzini. L’intervento compiuto rientra nel più “vasto” restauro conservativo che ha toccato la chiesa di Santa Maria Lauretana, condotto sotto l’attenta direzione dell’architetto Raffaele Cavadini. Ma è soprattutto grazie alla spinta di Pedrazzini, Colzani ed Ettore Bastici (e ai finanziamenti della Parrocchia), come detto, che è stato possibile portare a compimento questo progetto. Il pregio di questo organo risiede nella sua potenza timbrica unita alle enormi possibilità foniche. Per questo è apprezzato, oltre che quale “accompagnamento” alla liturgia religiosa, anche come strumento per concerti. Edificato nel 1909 da Giorgio Maroni, è stato smontato nel 2014 per permettere il restauro delle sue componenti. Si è trattato di un intervento conservativo che ha permesso di salvaguardare l’esistente e di integrarlo con un nuovo corpo d’organo e una nuova sezione di pedale a trasmissione meccanica. Dopo oltre 8mila ore di lavoro, non resta che “cogliere” il frutto di questo impegno. Lo si potrà fare assistendo ai tre concerti inaugurali organizzati il 17 settembre, con l’organista francese Olivier Latry (organista a NotreDame di Parigi), il 7 ottobre con Alessio Corti (docente al Conservatorio di Ginevra) e sabato 4 novembre con Emanuele Vianelli, organista titolare del Duomo di Milano. I tre appuntamenti saranno preceduti, il 9 settembre, da una presentazione al pubblico di questa imponente “anima musicale”.