Vigezzo, in 30mila al Raduno degli spazzacamini
Un successo senza precedenti a Santa Maria Maggiore per la 36esima edizione del “Raduno internazionale dello spazzacamino”. Quasi mille gli spazzacamini che si sono dati appuntamento per la sfilata di domenica. Alcuni sono giunti da New York, altri da Kiev e Bucarest. Numerosi anche gli svizzeri. Un fiume nero di uomini, donne e bambini, i “rusca”, come lo scorso secolo venivano chiamati i minori, protagonisti di storie dello sfruttamento minorile. Ancora una volta il “raduno” si è confermato il più importante richiamo turistico del Piemonte, Oltre 30’000 coloro che hanno affollato piazze e vie di Santa Maria Maggiore, inevitabili alcuni rallentamenti lungo la statale che da Domodossola sale in Val Vigezzo. Molti hanno utilizzato i convogli della ferrovia delle Centovalli. Importantissime anche le vetrine televisive che il Raduno ha già avuto nelle edizioni dei principali Tg delle reti Mediaset e che avrà nelle edizioni serali di Tg1, Tg2 e Tg3. Una coda importante ieri pomeriggio, con la lunga diretta tv all’interno del programma “La vita in diretta” di Rai Uno. Un’occasione per parlare non solo del Raduno dello spazzacamino, ma anche per puntare l’obiettivo su prodotti gastronomici d’eccellenza, artigianato, tradizioni e costumi della Valle Vigezzo. «La nostra soddisfazione – ha affermato Claudio Cottini, sindaco di Santa Maria Maggiore – è dovuta ai grandi numeri che ormai il Raduno internazionale dello spazzacamino ha consolidato, ai tantissimi nuovi visitatori che ogni anno scoprono questo evento tradizionale e con esso il nostro paese e la nostra valle. Ancora una volta salutiamo l’estate con una grande occasione per rievocare le storie più autentiche del passato di questa terra di frontiera e di migranti. Non dobbiamo inventarci nulla nella programmazione di questa manifestazione, ma essere solo consapevoli di doverci voltare verso il passato per poter intraprendere la strada del futuro con grande riconoscenza e sensibilità nei confronti delle attualissime storie di migrazioni e coesione tra popoli e culture».