I container verranno dall’Italia
L’Edilsider Spa vince l’appalto milionario per la fornitura degli alloggi modulari per i migranti
L’Amministrazione federale delle dogane ha assegnato all’azienda di Calolziocorte (Lecco) un contratto potenziale da oltre 40 milioni di franchi
L’emergenza migranti degli scorsi anni ha creato, e crea tuttora, pressione ai confini esterni dell’Unione europea ma non solo. Anche la Svizzera ha pianificato da tempo la possibilità di ampliare la capacità di accoglienza temporanea in caso di afflussi massicci di profughi alla frontiera. Si tratta di uno di quei piani che un governo tradizionalmente previdente e prudente come quello svizzero mette in atto per non lasciarsi prendere alla sprovvista da eventi eccezionali. Non c’è niente di peggio per un governo, dal punto di vista politico e dell’opinione pubblica, di una crisi puntuale gestita in modo poco professionale. Dalle parole dei mesi scorsi si è passati dunque ai fatti di queste settimane quando sulla piattaforma www.simap.ch (il sistema informativo delle commesse pubbliche in Svizzera) sono stati pubblicati gli esiti di quattro distinte gare d’appalto per la fornitura e la gestione – citiamo – “di infrastrutture temporanee (container, impianti Wc mobili)”. Tradotto, si tratta di alloggi modulari da mettere a disposizione delle necessità delle singole regioni (anche la regione IV relativa al Ticino, ndr) di competenza del Corpo delle Guardie di confine nell’ambito della prima accoglienza di migranti. Nulla di male, per un’amministrazione pubblica – ripetiamo seria – che non vuole farsi cogliere impreparata da una crisi repentina. La sorpresa, scorrendo i risultati delle gare di appalto, è data dall’importo totale della spesa (più di 40,8 milioni di franchi) e – in un’epoca di sensibilità accresciuta per tutto ciò tutto che viene da oltre confine (diciamo pure di ‘primanostrismo’ imperante) – dalla sede della ditta aggiudicatarie: la Lombardia.
Esperienza pluridecennale
Si tratta della Edilsider Spa di Calolziocorte in provincia di Lecco. Un’azienda con una storia ultradecennale (fondata nel 1963) e specializzata proprio nella progettazione, costruzione e gestione di abitazioni modulari. Opera in tutto il mondo e prevalentemente in campi petroliferi del Medio Oriente o in grandi cantieri dove c’è bisogno (AlpTransit insegna, ndr) di alloggi provvisori per gli operai. Ma al di là della professionalità e competenza dell’azienda aggiudicataria, la domanda sorge spontanea, anche a chi non fa del ‘primanostrismo’ professione di fede assoluta: “Ma possibile mai che in Svizzera non ci sia un’azienda in grado di fornire all’ente pubblico (in questo caso l’Amministrazione federale delle dogane da cui di-
pendono le Guardie di confine) a prezzi competitivi (rispettosi del denaro del contribuente, per intenderci) abitazioni modulari e gabinetti chimici? La domanda l’abbiamo rivolta direttamente alla Direzione generale delle dogane. «Come amministrazione pubblica siamo soggetti alla Legge federale sugli appalti e al relativo regolamento.
L’apertura di un concorso internazionale per l’acquisto di beni è quindi un passo dovuto per importi sopra i 230mila franchi», ci spiega uno dei portavoce delle Dogane, David Marquis. La gara è stata quindi indetta tenendo conto degli accordi Gatt/Omc (quelli dell’Organizzazione mondiale del commercio) e in teoria il vincitore poteva anche essere una ditta extra Ue o addirittura cinese. Sempre il portavoce precisa che la gara è avvenuta senza clausola d’urgenza e nemmeno con chiamata diretta. «La fornitura avverrà solo su richiesta e non vi è obbligo di accettazione», spiega. In pratica si tratta solo di un’opzione per garantirsi i servizi di Edilsider in caso di bisogno.