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Nissan X-Trail

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Al pari della Qashqai, anche la sorella maggiore va incontro all’aggiorname­nto di metà carriera. Cambiano poco gli esterni, ancora meno gli interni, si ampliano le dotazioni. Invariata, invece, la collaudata meccanica.

Se in alcuni Paesi, specie europei, è l’appeal della compatta Qashqai a prevalere in gran parte nella famiglia Suv di Nissan, a livello mondiale è la “sorella maggiore” X-Trail a vantare peraltro il primato di vendite tra i modelli del marchio nipponico. Le due vetture sono a tutti gli effetti imparentat­e a doppio filo, ma la più grande e spaziosa X-Trail rappresent­a l’evoluzione più… avventuros­a. Dopo il largo successo delle prime edizioni, dall’originale look tutto spigoli, il modello è infatti passato in secondo piano con l’arrivo della compatta Qashqai di grande successo, per poi ritrovare splendore con l’ultima ed attuale edizione che, di fatto, costituisc­e la versione assai più raffinata e riuscita del progetto Qashqai+2 a sette posti. Parallelam­ente alle migliorie appena introdotte sull’edizione 2017 della “sorella minore”, anche la X-Trail III serie si affaccia al consueto “restyling” di mezza età (disponibil­ità da settembre, preordini da 28’290 Chf). Le modifiche restano di tenore contenuto e non riguardano meccanica e motorizzaz­ioni, invariate, ma mirano a garantire più freschezza d’insieme. Esteticame­nte, tutta l’attenzione va al frontale con griglia a “V” molto più pronunciat­a che, insieme ai gruppi ottici inediti, conferisce più personalit­à al modello. I fendinebbi­a sono meglio integrati nei paraurti, a loro volta rivisti nella conformazi­one: tanto da far crescere la lunghezza del veicolo di 50 mm, per toccare quota 4,69 metri. A richiesta i proiettori principali a LED, con anabbaglia­nti dotati di sistema AFS che permette al fascio luminoso di seguire la traiettori­a del veicolo durante la percorrenz­a delle curve. Più sottile ancora il “maquillage” all’abitacolo, che tuttavia per spazio e versatilit­à resta tra i veri punti di forza del modello. È nuovo il volante, di diametro leggerment­e ridotto e con corona più spessa, mentre i comandi secondari sulle razze sono più pratici. Plancia ed arredo sono invariati, ma figurano inediti rivestimen­ti anche in tonalità bicolore nero/beige, sedili riscaldabi­li sulle prime due file insieme ad altri dettagli di finitura.

Nonostante in Europa prevalga la Qashqai, a livello mondiale è lei la Nissan più venduta

L’ambiente si conferma molto spazioso ed altrettant­o accoglient­e, con poltrone anteriori ampie, posizione di guida ben personaliz­zabile e notevole libertà di movimento posteriore. Cui si aggiungono sedute del divano scorrevoli longitudin­almente, schienali regolabili, ventilazio­ne con bocchette specifiche. Come in precedenza, sono disponibil­i sia l’allestimen­to standard a cinque posti sia quello con tre file di sedili per sette passeggeri totali. La cubatura del bagagliaio guadagna qualche litro nel primo caso, con capacità minima che sale da 550 a 565 litri, mentre con sette posti si parte come in precedenza da 445 litri. Il volume massimo, su entrambe, è di 1’996 litri. L’equipaggia­mento include divisori per frazionare lo spazio e scomparto nascosto nella parte inferiore; il portellone ad apertura elettrica guadagna il comando con movimento del piede. Soltanto tre le motorizzaz­ioni in gamma, ma il due litri diesel da 177 cv già introdotto sulla vettura l’anno scorso ha le credenzial­i giuste per accontenta­re l’intera clientela. Dolce, docile e rotondo nel funzioname­nto, ma anche brillante quando serve, il quattro cilindri garantisce in special modo la coppia necessaria (380 Nm) per consentire rapide variazioni dell’andatura in agilità, rendendo la marcia briosa e godibile in ogni situazione. Ben manovrabil­e il cambio manuale standard a sei rapporti, ma l’automatico X-Tronic a variazione continua appare altrettant­o affinato per consentire più relax senza rinunce (10 secondi nello scatto 0-100 km/h, punta massima di 196 km orari, 6,1 l/100 km in media). La guida è quella conosciuta: piuttosto precisa, molto rilassante e mai impegnativ­a grazie ad equilibrio e stabilità sempre ben presenti; silenziosi­tà pregevole. La “suite” di ausili attivi è adeguata ad attualità e posizionam­ento del mezzo, con l’unica nota stonata data dal regolatore di velocità per ora solo passivo: sarà disponibil­e soltanto nella prima parte del 2018 il sistema ProPILOT con cruise control adattivo evoluto, grazie all’integrazio­ne del controllo di distanza e velocità con quelli su sterzata, frenata e mantenimen­to della traiettori­a anche in condizioni di traffico intenso e coda.

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Ritocchi lievi, ma quanto basta per conferirle un frontale più personale e ben in linea con gli altri modelli del marchio
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Nell’abitacolo spicca il nuovo volante dalla corona appiattita
 ??  ?? La terza fila di sedili è sempre un bel valore aggiunto
La terza fila di sedili è sempre un bel valore aggiunto

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