Tra prevenzione e (molte) responsabilità del conducente
«Ritengo che l’avviso tramite internet e attraverso i quotidiani della presenza di controlli di velocità possa rientrare in un’ottica di prevenzione di infrazioni e incidenti – afferma il presidente dell’Associazione svizzera dei maestri conducenti sezione Ticino Riccardo Pfister –. La proposta di segnalare la presenza di un radar mobile 200 metri prima della sua ubicazione, invece, mi è sembrata una farsa che nulla ha a che vedere con l’azione repressiva di comportamenti sbagliati al volante». La misura adottata dalla Polizia cantonale sembra quindi soddisfare (almeno parzialmente) chi di circolazione stradale se ne intende parecchio. «Occorre tuttavia chiarire che questo genere di misura non ha niente a che vedere con la responsibilità del conducente circa la guida sicura – precisa Pfister –. Per noi maestri conducenti, il radar è presente sempre, dal momento in cui prendiamo posto nell’abitacolo. Questo è il messaggio che vogliamo trasmettere anche ai nostri allievi». Il discorso sulla questione va quindi ampliato alla coscienza del singolo conducente: se la sua intenzione è quella di guidare nel rispetto delle norme stradali, la segnalazione o meno dei rilevamenti non avrà alcuna importanza. «Se invece si sale in auto con l’intenzione di delinquere, la situazione cambia radicalmente», spiega il maestro conducente.
‘Ci vuole coraggio’
Riccardo Pfister prende pure posizione sulle recenti sentenze legate al tragico incidente avvenuto nel marzo del 2013 a Cadenazzo (vedi la ‘Regione’ del 6 settembre 2017). «Io e i miei colleghi siamo scandalizzati per le sentenze e le pene comminate ai protagonisti dell’incidente di Bellinzona – dichiara –. Bisogna avere il coraggio di sanzionare adeguatamente chi non ha il minimo rispetto per la vita altrui». In conclusione, anche una battuta sui radar fissi: «Se si sceglie di posizionare una struttura fissa per il controllo della velocità è perché si vuole ribadire che su un dato tratto di strada è consentita una velocità precisa, si vuole che funga da deterrente».