‘Obesità, in corso uno studio sulla popolazione scolastica’
Sovrappeso e obesità sono al centro di uno studio specifico nella popolazione scolastica promosso e seguito dall’Ufficio del medico cantonale. Studio che “permetterà di disporre di dati recenti sul fenomeno” e che consentirà negli anni successivi “di monitorarne l’evoluzione, basandosi su criteri e misurazioni standardizzati e riproducibili”. È quanto ricorda il Consiglio di Stato nel proprio rapporto su due mozioni presentate sul tema obesità da Paolo Peduzzi (Ppd) e cofirmatari. Con un atto parlamentare si chiede che il Cantone si adoperi affinché gli esercenti propongano “esplicitamente” nei menù “un piatto orto-ipocalorico, cioè una proposta di pasto che non superi le 500 kcal per il pranzo e le 400 kcal per la cena, sempre a un costo comparabile al resto della carta”. Con l’altra mozione Peduzzi e cofirmatari chiedono che il Cantone si adoperi affinché “in ogni sala da spettacolo pubblica o privata vi sia in Ticino in futuro almeno il 5% di posti adatti anche alle persone obese”: per raggiungere questo scopo “chiediamo che con la domanda edilizia per tali spazi si chieda (senza ulteriori imposizioni) di predisporre sedili adatti a malati di questo genere”. Il governo invita il Gran Consiglio a respingere entrambe le mozioni. Ritiene che gli interventi proposti da Peduzzi e cofirmatari non siano adeguati e prioritari in termini di salute pubblica e pertanto “non sorretti da un sufficiente interesse pubblico per giustificare un’ingerenza dello Stato nella libertà economica di gestori di ristoranti e sale per spettacoli”. Peraltro, osserva il Consiglio di Stato, vi sono tante altre categorie di ‘soggetti sfavoriti’ che potrebbero pretendere interventi analoghi a carattere vincolante: “Si pensi ad esempio a chi è intollerante o allergico a determinati alimenti e che non in tutti i ristoranti potrebbe disporre di piatti o menù adeguati”. In un’ottica di salute pubblica il problema dell’obesità “deve essere affrontato in termini di prevenzione e di promozione di comportamenti virtuosi dal profilo dell’alimentazione e del movimento, in modo da ridurre l’insorgenza del fenomeno”, sottolinea il Consiglio di Stato, elencando al riguardo campagne e programmi d’azione avviati dal Cantone.