Biodiversità minacciata, Berna agisce
Berna – In Svizzera la biodiversità è minacciata, con conseguenze per circa la metà degli habitat naturali e oltre un terzo delle specie animali e vegetali. Per contrastare quest’evoluzione il Consiglio federale ha presentato ieri un piano d’azione. La biodiversità costituisce “un elemento centrale per la salvaguardia delle nostre basi vitali: derrate alimentari, acqua potabile e aria pulita”, ha detto la ministra Doris Leuthard. Inoltre, la biodiversità è molto importante anche per l’economia: gli organismi più diversi forniscono ad esempio elementi per la fabbricazione di medicinali come gli antibiotici. Purtroppo essa è fortemente sotto pressione e sta diminuendo molto rapidamente. Il calo – ha precisato Leuthard – è da ricondurre all’espansione degli insediamenti umani e delle infrastrutture dei trasporti, all’aumento delle attività turistiche, al potenziamento delle energie rinnovabili, allo sfruttamento del suolo per scopi agricoli, alla frammentazione degli habitat naturali, ai cambiamenti climatici e alla diffusione di specie alloctone invasive. Per questo il governo, dopo aver adottato nel 2012 la Strategia Biodiversità Svizzera, presenta ora il piano d’azione elaborato dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) che prevede 26 misure che copriranno tre ambiti: lo sviluppo diretto della biodiversità, la promozione indiretta e, infine, il trasferimento delle conoscenze e la sensibilizzazione. Nella promozione diretta si procederà a salvaguardare, valorizzare e interconnettere gli habitat preziosi dal punto di vista ecologico. Verrà anche garantito un sostegno speciale alle specie minacciate. A livello indiretto si interverrà su vari ambiti: la gestione degli insediamenti, le infrastrutture, i trasporti, l’agricoltura e lo sviluppo economico. La biodiversità – ha sottolineato la responsabile del Datec – dovrà diventare un criterio decisionale più importante. Il terzo ambito di azione prevede una maggiore sensibilizzazione dell’economia e della società ai diversi aspetti della diversità biologica, per contribuire a una migliore integrazione della biodiversità in tutti i processi decisionali. Nel quadro del piano d’azione verranno attuati 19 progetti pilota laddove si sia evidenziata un’urgenza a livello di protezione della natura: essi prenderanno il via a partire dal 2019. Per ora non si sa dove e come.