Grassi: ‘Usciti dalla banalizzazione’. Locatelli: ‘La vedova ha ottenuto giustizia’
«La vedova di Pietro Mirabelli ha finalmente ottenuto giustizia dopo sette anni di attesa, contraddistinti da troppi accertamenti sbagliati, superficialità e vizi formali. Una sentenza che riafferma un principio etico-legale a cui ogni datore di lavoro deve prestare particolare cura: la sicurezza dei propri collaboratori sul posto di lavoro». Questa la prima osservazione di Paolo Locatelli, vicesegretario cantonale dell’Ocst. Gli fa eco Giovanni Grassi di Unia che segnala l’importanza della sentenza perché «ci ha fatto uscire dalla banalizzazione di un infortunio mortale, cioè dell’errore umano e della presa di rischio individuale. Formalmente, ricorsi a parte, è stata riconosciuta una responsabilità. Il dato fondamentale è che non ha trovato terreno fertile il primo rapporto di polizia secondo cui la persona si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Invece, la sentenza attesta responsabilità di terze persone, ma per la giustizia è risultato difficoltoso indicare le responsabilità». Ancora Locatelli: «Se da una parte siamo tutti consapevoli che il “rischio zero” nell’edilizia – e ancora di più nei lavori in galleria – non esista, sgomenta il fatto che un lavoratore possa perdere la vita in cantiere esercitando la propria professione: un uomo esce di casa alla mattina per andare a guadagnarsi il suo salario e non vi fa più ritorno. Ricordo inoltre che Pietro, esperto minatore, era diventato subito un prezioso riferimento per il sindacato». Quasi una beffa… «Già, si batteva con caparbietà per la sicurezza dei propri compagni di lavoro ed è rimasto vittima di quella sicurezza di cui sempre reclamava l’assenza». Locatelli ricorda che nel cantiere di Sigirino, all’epoca dei fatti, la pressione sui lavoratori era forte: turni molto massacranti, organizzazione del lavoro discutibile e tempistiche molto strette. Era un cantiere dove i lavoratori evitavano di segnalare ciò che non andava per non rischiare di perdere il proprio posto di lavoro: «Questa sentenza può finalmente dare pace a una povera vedova. Fra le prime scritte nel nostro Paese, aiuterà a fare giurisprudenza e fungerà da monito per quei datori di lavoro che disattendono i principi della sicurezza».