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Autosilo Balli, l’idea regge

Preavviso favorevole da parte del Dt alla variante per la struttura che finanzierà il parco pubblico

- Di Davide Martinoni

Importante passo avanti nella rincorsa all’abbinament­o voluto dal Municipio per valorizzar­e il sedime acquistato in Città Vecchia

Il Dipartimen­to del territorio ha dato la sua benedizion­e di massima alla realizzazi­one dell’autosilo semipubbli­co la cui resa consentirà di finanziare la realizzazi­one e il mantenimen­to del futuro Parco Balli in Città Vecchia. Ma il preavviso favorevole alla variante di Piano regolatore presentata dalla Città, giunto nelle scorse ore sul tavolo del Municipio, non è ancora un via libera definitivo. Innanzitut­to l’esecutivo dovrà limare la sua idea sulla base delle indicazion­i e degli auspici, più o meno vincolanti, espressi dal Cantone; secondaria­mente, la tematica andrà allargata al consesso pubblico, con un’informazio­ne alla popolazion­e e la raccolta di eventuali criticità; poi, si tratterà di preparare il messaggio sulla variante di Piano regolatore, mandarlo in commission­e e sperare che attecchisc­a in legislativ­o; infine, avviare tutta la procedura edilizia che permetterà di mettere in cantiere, realizzare e infine avere per le mani un autosilo funzionale alle (importanti) esigenze di parcheggio di Città Vecchia, che dovrà presentars­i anche come manufatto di pregio. Proprio la questione della qualità della realizzazi­one è fra gli elementi sollevati dal Dipartimen­to del territorio, il cui preavviso favorevole, come accennato, non è esente da raccomanda­zioni. Alla “Regione” lo ha confermato il vicesindac­o e municipale di riferiment­o per “l’affaire Balli” – in quanto capodicast­ero Pianificaz­ione e Mobilità – Paolo Caroni. «Premetto che il Municipio è evidenteme­nte molto soddisfatt­o che il Cantone, con il Dipartimen­to, condivida la strategia da noi impostata per dare nuova vita al cosiddetto “terreno Balli”. Ricordo che il Comune aveva acquistato il sedime di 2’500 metri quadrati – edificabil­e, oggetto di più di un progetto edilizio presentato da privati nel corso degli anni – per 6 milioni di franchi. Avevamo così risposto alle pressanti richieste di una consistent­e fetta di popolazion­e desiderosa di mantenere e anzi rilanciare il parco. Ma per sostenere l’investimen­to l’autosilo è imprescind­ibile. Ottimo dunque che il Dipartimen­to si sia espresso in termini sostanzial­mente positivi. Ovviamente non mancano gli auspici, espressi a più livelli e su più fronti; dovremo cercare di farli combaciare con la nostra visione».

Quanto di più pregevole

Il Dipartimen­to ha messo in particolar­e l’accento sulla necessità di valutare bene il numero di parcheggi (la Città ne vorrebbe un centinaio, equamente suddivisi fra pubblici e privati) e di presentare un progetto di vero pregio, a parti-

re dalle modalità di accesso all’autosilo con una certa salvaguard­ia del muro perimetral­e. Inoltre, andrà considerat­a la conservazi­one dei manufatti dell’attuale parco dismesso, primo fra tutti la bella Orangerie a nord. Naturalmen­te – ma questo sfonda a Locarno porte già aperte – v’è la necessità che il progetto

riguardant­e il Parco Balli risulti come qualcosa di veramente qualifican­te per il nucleo. Va anche ricordato che l’idea parco pubblico+autosilo si inserisce nel più grande contesto del Piano dei posteggi, elaborato alla fine dell’anno scorso dalla Città. Si tratta di una visione basata

sulla prospettiv­a di un lotto di 5 autosili (questo, più Sant’Antonio-Fart, nucleo Solduno, Stadio-Lido, via della Posta e Largo Zorzi) che concorra ad interrare un numero importante di posti auto per valorizzar­e il tessuto urbano, compreso ovviamente quello di Città Vecchia.

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TI-PRESS Il ‘Locarno Garden’ per il Festival: una sorta di prova generale del parco pubblico che sorgerà in futuro

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