Autosilo Balli, l’idea regge
Preavviso favorevole da parte del Dt alla variante per la struttura che finanzierà il parco pubblico
Importante passo avanti nella rincorsa all’abbinamento voluto dal Municipio per valorizzare il sedime acquistato in Città Vecchia
Il Dipartimento del territorio ha dato la sua benedizione di massima alla realizzazione dell’autosilo semipubblico la cui resa consentirà di finanziare la realizzazione e il mantenimento del futuro Parco Balli in Città Vecchia. Ma il preavviso favorevole alla variante di Piano regolatore presentata dalla Città, giunto nelle scorse ore sul tavolo del Municipio, non è ancora un via libera definitivo. Innanzitutto l’esecutivo dovrà limare la sua idea sulla base delle indicazioni e degli auspici, più o meno vincolanti, espressi dal Cantone; secondariamente, la tematica andrà allargata al consesso pubblico, con un’informazione alla popolazione e la raccolta di eventuali criticità; poi, si tratterà di preparare il messaggio sulla variante di Piano regolatore, mandarlo in commissione e sperare che attecchisca in legislativo; infine, avviare tutta la procedura edilizia che permetterà di mettere in cantiere, realizzare e infine avere per le mani un autosilo funzionale alle (importanti) esigenze di parcheggio di Città Vecchia, che dovrà presentarsi anche come manufatto di pregio. Proprio la questione della qualità della realizzazione è fra gli elementi sollevati dal Dipartimento del territorio, il cui preavviso favorevole, come accennato, non è esente da raccomandazioni. Alla “Regione” lo ha confermato il vicesindaco e municipale di riferimento per “l’affaire Balli” – in quanto capodicastero Pianificazione e Mobilità – Paolo Caroni. «Premetto che il Municipio è evidentemente molto soddisfatto che il Cantone, con il Dipartimento, condivida la strategia da noi impostata per dare nuova vita al cosiddetto “terreno Balli”. Ricordo che il Comune aveva acquistato il sedime di 2’500 metri quadrati – edificabile, oggetto di più di un progetto edilizio presentato da privati nel corso degli anni – per 6 milioni di franchi. Avevamo così risposto alle pressanti richieste di una consistente fetta di popolazione desiderosa di mantenere e anzi rilanciare il parco. Ma per sostenere l’investimento l’autosilo è imprescindibile. Ottimo dunque che il Dipartimento si sia espresso in termini sostanzialmente positivi. Ovviamente non mancano gli auspici, espressi a più livelli e su più fronti; dovremo cercare di farli combaciare con la nostra visione».
Quanto di più pregevole
Il Dipartimento ha messo in particolare l’accento sulla necessità di valutare bene il numero di parcheggi (la Città ne vorrebbe un centinaio, equamente suddivisi fra pubblici e privati) e di presentare un progetto di vero pregio, a parti-
re dalle modalità di accesso all’autosilo con una certa salvaguardia del muro perimetrale. Inoltre, andrà considerata la conservazione dei manufatti dell’attuale parco dismesso, primo fra tutti la bella Orangerie a nord. Naturalmente – ma questo sfonda a Locarno porte già aperte – v’è la necessità che il progetto
riguardante il Parco Balli risulti come qualcosa di veramente qualificante per il nucleo. Va anche ricordato che l’idea parco pubblico+autosilo si inserisce nel più grande contesto del Piano dei posteggi, elaborato alla fine dell’anno scorso dalla Città. Si tratta di una visione basata
sulla prospettiva di un lotto di 5 autosili (questo, più Sant’Antonio-Fart, nucleo Solduno, Stadio-Lido, via della Posta e Largo Zorzi) che concorra ad interrare un numero importante di posti auto per valorizzare il tessuto urbano, compreso ovviamente quello di Città Vecchia.