Gordola rivaluta Santa Maria
Un nuovo quartiere residenziale ad alto valore aggiunto. Con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale e sociale, un’edificazione diluita nel verde, secondo una visione unitaria bene integrata nella rete ciclabile. E fedele al “concetto 2000 Watt”. Sono le risultanze del concetto elaborato dal Team Hrs Real Estate Sa nell’ambito del mandato di studio in parallelo promosso dal Municipio di Gordola per dare un futuro degno al comparto di Santa Maria, oggi zona artigianale periferica di 50mila metri quadrati parzialmente in disuso. Il rilancio andava determinato tenendo conto dell’altissimo potenziale della superficie, favorita (dal 2020) da una nuova fermata Tilo, ma anche a ridosso del futuro Parco del Piano di Magadino. Lo hanno ricordato ieri mattina il sindaco Damiano Vignuta e l’ingegnere Stefano Wagner, segretario del collegio di esperti chiamato a valutare le proposte portate da 4 gruppi interdisciplinari in cui sono rappresentati specialisti dei vari settori di competenza per affrontare il tema da tutti i punti di vista: urbanistico, economico e funzionale. Determinante era anche l’aspetto della fattibilità economica: ecco perché quali capofila dei diversi gruppi vi sono dei promotori immobiliari. «Il grande obiettivo – ha spiegato Vignuta – è ottenere un consenso il più ampio possibile», a partire dai privati proprietari (nessuna superficie è pubblica), passando per la popolazione (una serata informativa è prevista il 20 settembre alle 20.15 al Centro manifestazioni Quirino Rossi) e giungendo infine all’ambito politico, dove la nuova pianificazione dovrà essere approvata. «Quello prescelto non è un progetto – ha aggiunto – ma un concetto, un’idea su cui impostare il futuro di quella che è a pieno titolo una delle porte di accesso al Locarnese».