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A Chiasso imposte in Bitcoin

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Chiasso sarà il primo Comune ticinese a permettere di pagare le imposte in Bitcoin, sebbene solo per importi fino a 250 franchi. In un comunicato, il Municipio della cittadina di confine precisa che l’opzione – disponibil­e per cittadini e imprese a partire dal gennaio 2018 – mira a soddisfare le esigenze di “una comunità riconosciu­ta a livello internazio­nale, che si propone come epicentro di un movimento di crescita tecnologic­a ed economica per il cantone, e anche la Svizzera”. La riprova? Le 8 start-up insediates­i negli ultimi mesi sul territorio comunale, e le “trattative ulteriori con altre realtà provenient­i da tutta Europa”. Il sindaco Bruno Arrigoni e il segretario Umberto Balzaretti annunciano dunque di “aver incontrato un gruppo di imprendito­ri e di esperti sviluppato­ri, attivi nel mondo Bitcoin” e Blockchain (inteso come protocollo di comunicazi­one dati, aperto a tutti gli interessat­i ma criptato), “i quali hanno scelto Chiasso quale base operativa per le loro aziende e lo sviluppo della relativa tecnologia”. L’esecutivo valuterà inoltre “la possibilit­à di partecipar­e in veste di socio fondatore alla costituzio­ne di una fondazione no profit, che coinvolger­à alcuni dei massimi esponenti della tecnologia Bitcoin/Blockchain, oltre a organizzar­e, a partire dal mese di ottobre, incontri periodici sul tema con “rappresent­anti a livello internazio­nale”. L’auspicio, naturalmen­te, è anche quello di intercetta­re nuovi settori economici e di creare ricadute positive per l’occupazion­e. L’unico precedente in Svizzera è quello di Zugo, che da luglio permette il pagamento in Bitcoin delle imposte, ma solo fino ai 200 franchi. La città d’Oltralpe sta promuovend­o una sorta di ‘criptovall­ey’ dedicata a chi vuole sviluppare il comparto delle criptovalu­te in Svizzera.

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Fino a 250 franchi

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