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Il sogno di Falco Tarassaco

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La fondazione della comunità di Damanhur, da parte di Falco Tarassaco, Oberto Airaudi all’anagrafe italiana, e uno sparuto gruppo di amici risale al 1975. Inizialmen­te si trattava di una decina in tutto, tutti della zona, tutti appena ventenni, tutti un po’ strani, secondo la gente del posto che li vedeva un po’ come hippie. La costruzion­e del Tempio dell’umanità, asse portante della vita della comunità dei damanhuria­ni e della loro filosofia, e allo stesso tempo anche motivo di attrito tra Damanhur e lo Stato italiano, risale al 1977-1978. È proprio quaranta anni fa che Falco Tarassaco e i suoi amici hanno scavato, scavato, scavato all’interno della montagna che sovrasta Baldissero Canavese, con picconi e martelli pneumatici, “mentre fuori gli altoparlan­ti rilanciava­no musica a forte volume per coprire il rumore degli scavi”. Già, perché tutto era fatto in assoluta segretezza: nessuna autorizzaz­ione era stata chiesta, nessuna notizia era stata data alle autorità italiane, locali o nazionali, amministra­tive, fiscali o politiche. Il mondo oltre i confini del piccolo terreno dove Falco Tarassaco ed i suoi amici vivevano – come detto, una decina in tutto – avrebbe scoperto l’esistenza del Tempio dell’umanità solo diversi anni più tardi. Rimane da capire come abbiano fatto a far passare camion pieni di materiale di scavo attraverso il paese, senza che a nessuno venisse in mente che, forse, era il caso di farsi qualche domanda. E soprattutt­o, di farle ai capi di quella piccola comunità. Oggi, Damanhur è cresciuta – i membri sono arrivati a essere seicento – e l’iniziale segretezza ha lasciato il posto ad una apertura al mondo. Sono migliaia le persone che visitano il Tempio dell’umanità o partecipan­o ai tanti eventi che vengono organizzat­i per diffondere la filosofia damanhuria­na o usufruisco­no dei suoi servizi, come un poliambula­torio aperto a tutti. Damanhur segue anche un calendario particolar­e, con l’anno che inizia il 1° settembre, giorno a cui viene fatto risalire l’inizio dello scavo del Tempio, e che viene festeggiat­o come Capodanno di Falco stellare.

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