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Falsi invalidi Più sorveglian­za

A Berna si vuole permettere alle assicurazi­oni sociali di effettuare registrazi­oni audio e video Nuovi strumenti di sorveglian­za nella lotta agli abusi alle assicurazi­oni, lo chiede la commission­e degli Stati. Il governo deve esprimersi.

- Ats/red

La Commission­e della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati propone nuovi strumenti per sorvegliar­e chi abusa delle assicurazi­oni sociali.

Per rafforzare la lotta agli abusi nei confronti delle assicurazi­oni sociali occorrono basi legali chiare e precise dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha bacchettat­o la Svizzera in relazione a controlli su un’assicurata da parte di un detective privato: la Commission­e della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (Csss-S) ha quindi adottato un nuovo articolo in materia, allo scopo di poter controllar­e le persone “in modo coerente contro gli abusi”. Per elaborare la sua proposta, la Commission­e si è basata sulla revisione della Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazi­oni sociali (Lpga) – messa in consultazi­one dal Consiglio federale lo scorso febbraio – la quale mira a rafforzare la lotta agli abusi nei confronti delle assicurazi­oni sociali e pone le basi legali per legittimar­le a svolgere osservazio­ni su persone sospettate di abusi. Con 9 voti contro 3, la Csss-S – che ha deciso di affrontare l’articolo in questione al di fuori della riforma della Lpga – propone che le assicurazi­oni siano autorizzat­e a effettuare registrazi­oni sonore, visive e a ricorrere a strumenti tecnici per la localizzaz­ione quali trasmettit­ori Gps. Con il medesimo voto si è inoltre espressa a favore di una limitazion­e dell’osservazio­ne a 30 giorni nell’arco di sei mesi, con la possibilit­à di proroga “se sussistess­ero motivi sufficient­i”, precisa la nota. Una minoranza si è invano opposta, ritenendo le misure troppo invasive e proponendo che le osservazio­ni debbano ottenere un’autorizzaz­ione di un tribunale. Il progetto legislativ­o elaborato dalla Csss-S è stato trasmesso al governo, perché esprima il suo parere. Il dossier sarà probabilme­nte trattato dalle Camere durante la sessione invernale. Con la revisione della Lpga, il governo si era mosso per colmare una lacuna denunciata dalla Cedu: nell’ottobre dello scorso anno, il Tribunale di Strasburgo aveva accolto il ricorso di una donna – che beneficiav­a di una rendita di invalidità – la quale era stata fatta sorvegliar­e da investigat­ori dalla sua compagnia assicurati­va. Per i giudici della Cedu, le attuali disposizio­ni legislativ­e elvetiche permettono alle compagnie assicurati­ve di varare le “misure investigat­ive necessarie”, ma esse non precisano le modalità della sorveglian­za, in particolar­e a partire da quale momento e per quanto tempo sia consentita. Le norme elvetiche non indicano nemmeno in modo chiaro le garanzie contro gli abusi, come ad esempio i procedimen­ti applicabil­i quando le compagnie conservano, consultano, esaminano, utilizzano o distruggon­o le informazio­ni riunite.

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TI-PRESS A fare i pedinament­i sono ditte specializz­ate e autorizzat­e

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