Alimentazione e dintorni
La prossima votazione federale propone il tema della sicurezza alimentare, una questione che dovrebbe già essere sotto vigilanza di leggi a tutela della salute e dell’ambiente, ma così non è. Siamo tutti consumatori e il mercato è una vera e propria giungla di proposte di prodotti che spesso presentano notevoli differenze di provenienza e di prezzo. La nostra scelta fra gli scaffali dei rivenditori resta comunque moderata e ha apparentemente un ruolo da comparsa e quindi un SI al decreto federale è inevitabile, non fosse altro per determinare regole che personalmente pensavo già esistessero. I problemi sono altri e mi riferisco alle inevitabili falle che nascono dal determinare tante norme per cercare di evitare abusi. Perché gli illeciti esistono eccome e talvolta sono macroscopici. Fatti recenti che riguardavano un abuso della manodopera agricola e delle norme sul prodotto, hanno evidenziato un malessere indice di un avanzato degrado sociale. Per non parlare delle speculazioni edilizie dei privati, di taluni Patriziati e Comuni sui terreni agricoli, come il caso di Ascona che nel nuovo Pr aveva programmato la trasformazione di 15’000 metri quadri di terreno agricolo Sac in terreno edificabile. Per fortuna quello scempio era stato bloccato da un referendum ma non se ne contano abbastanza di quelli avvenuti in sordina sul Piano. E cosa dire di tutte quelle produzioni bio che con saggezza non avvelenano volutamente il terreno e che vengono annaffiate dalle polveri sottili dell’impianto termovalorizzatore dei rifiuti di Giubiasco? È qui che entra in gioco il consum-attore nel tutelare diritti sanciti sì, calpestati anche. Quindi qualsiasi sia il risultato delle urne, facciamo in modo che da comparsa diventiamo protagonisti.
Denise Oriet, Losone