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Visita medica per gli automobili­sti anziani innalzata da 70 a 75 anni

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L’età della visita medica di controllo per i conducenti anziani va innalzata da 70 a 75 anni. Lo ha deciso ieri – con 34 voti contro 4 e 5 astenuti – il Consiglio degli Stati, approvando il relativo progetto di legge. Visto che il Nazionale aveva fatto altrettant­o in giugno, il dossier è così pronto per le votazioni finali. Il testo concretizz­a un’iniziativa parlamenta­re depositata nel giugno 2015 dal consiglier­e nazionale Maximilian Reimann (Udc/Argovia), il quale sottolinea­va come nelle nazioni limitrofe non vi fossero esami del genere previsti per gli anziani al volante. L’innalzamen­to del limite di età a 75 anni tiene conto dei progressi tecnologic­i e dovrebbe rafforzare la responsabi­lità individual­e degli automobili­sti più anziani. «Inoltre, oggi si vive più a lungo e si invecchia in migliore salute rispetto a un tempo», ha detto Damian Müller (Plr/Lucerna). «Statistica­mente, gli incidenti gravi provocati dagli anziani sono meno numerosi rispetto a quelli causati dai giovani», gli ha fatto eco Werner Hösli (Udc/Glarona). Daniel Jositsch (Ps/Zurigo) ha invece rilevato invano che, secondo uno studio, il rischio di essere coinvolti in incidenti aumenta nettamente a partire dai 70 anni rispetto alla fascia d’età 60-70 anni. La revisione della legge sulla circolazio­ne stradale, che dovrebbe entrare in vigore al più presto nel secondo trimestre del 2019, prevede che i titolari di una licenza di condurre debbano sottoporsi ogni due anni a un esame medico a partire dai 75 anni, e non più dai 70 come avviene attualment­e. Questi controlli obbligator­i permettono al medico di verificare l’attitudine alla guida. Anche il governo è favorevole al progetto. Secondo l’esecutivo, oggi sono sempre più numerosi i veicoli dotati di dispositiv­i che facilitano una guida sicura, una tecnologia che era inesistent­e all’epoca in cui gli odierni 70enni si preparavan­o alla patente. La consiglier­a federale Doris Leuthard ha tuttavia insistito sull’importanza di completare il progetto con misure volte a evitare ripercussi­oni negative sulla sicurezza stradale: un piano di informazio­ne e sensibiliz­zazione accompagne­rà infatti la riforma. ATS

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