Di una ‘nobile semplicità’
Dopo sette anni di chiusura, e uno di ritardo, riapre la Cattedrale San Lorenzo di Lugano L’inaugurazione si svolgerà durante un intenso weekend dal 13 al 15 ottobre, con visite guidate per vedere i risultati del restauro costato oltre 15 milioni di franc
«Una nobile semplicità». Nell’attesa di vederne i risultati, la sintesi migliore di come si presenta la Cattedrale San Lorenzo di Lugano dopo i sette anni di restauri interni la fornisce il vescovo emerito Pier Giacomo Grampa. È giunta infatti al capolinea la seconda fase – dopo una prima tra il 2000 e il 2004 che ha interessato gli esterni – di lavori per ridare splendore alla sede vescovile. Quello che il vescovo Valerio Lazzeri ha definito «il punto d'arrivo di un lungo cammino», si tradurrà in un'inaugurazione in pompa magna, spalmata su tre giorni: dal 13 al 15 ottobre. In ritardo di un anno, a causa di ricorsi e problemi tecnici legati alla reperibilità di alcuni materiali. «Saranno giornate storiche» valuta a sua volta il vicario generale Nicola Zanini. Venerdì 13 è prevista una parte ufficiale alla presenza di autorità religiose e civili, architetti, maestranze e benefattori. Si tratta però di un appuntamento riservato solo agli invitati. L’inaugurazione aperta a tutti sarà invece sabato 14. «Non è una data casuale – spiega don Zanini – è la giornata in cui la nostra Diocesi celebra la festa dedicata alla propria Cattedrale». S’inizierà alle 9.30 con una messa solenne presieduta dal vescovo e dal suo predecessore. Per chi non troverà spazio all’interno, sarà allestito un maxi schermo con 280 posti nel giardino del Palazzo vescovile. Domenica 15, la Cattedrale si aprirà per delle visite guidate alla presenza degli esperti che ne hanno seguito il restauro. Al pomeriggio è previsto un concerto gratuito del Coro della Rsi, diretto dal maestro Diego Fasolis. La seconda tappa dei lavori è costata circa 15,7 milioni di franchi. Di questi, oltre sei arrivano dall’ente pubblico (cfr. infografica). «È stato il restauro più importante dell’Ufficio dei beni culturali degli ultimi vent’anni» evidenzia la capoufficio Simonetta Biaggio Simona. Il restauro – sostanzialmente conservativo – ha riguardato fra l’altro i dipinti, l’organo e l’altare, per cui è stata utilizzata la pietra di saltrio. Si è inoltre cercato di arginare l'umidità, problema di cui l’edificio risente da molto tempo. «Sarà una Cattedrale molto più luminosa rispetto a prima – aggiunge il caposervizio della Protezione monumenti, Endrio Ruggiero –, grazie alla pietra chiara (il saltrio appunto, ndr), agli affreschi restaurati e a una nuova illuminazione». Per i bambini, infine, è prevista l’8 novembre una giornata su misura. «Per molti di noi è una riapertura, per loro si tratta di una scoperta. Per stimolarne la curiosità abbiamo pensato a un fumetto con protagonista ‘Lore’ (il patrono San Lorenzo, ndr)» spiega don Emanuele Di Marco. Iscrizioni su:
www.oratoriolugano.ch.