Bns, politica monetaria invariata
I tassi di riferimento sul franco restano in territorio negativo. I dati del Pil rivisti al ribasso.
Zurigo – La Banca nazionale svizzera (Bns) mantiene invariata la propria politica monetaria espansiva. Il tasso di interesse sugli averi a vista detenuti presso la Banca nazionale rimane immutato a -0,75%. La fascia obiettivo per il Libor a tre mesi resta invariata in un intervallo compreso fra -1,25% e -0,25%. Gli economisti della Bns hanno invece ridotto le previsioni di crescita dell’economia svizzera: l’aumento del prodotto interno lordo (Pil) sarà appena dell’1% (‘knapp 1%’) invece dell’1,5% circa pronosticato in giugno. La correzione si spiega con i bassi valori del Pil registrati negli scorsi trimestri. Nel secondo trimestre, è progredito dello 0,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, dopo una progressione dello 0,1% tra gennaio e marzo, indicava a inizio settembre la Segreteria di Stato dell’economia (Seco). Su un anno, nel secondo trimestre la crescita è stata dello 0,3%, dopo il +0,6% nel primo. Nel comunicato diramato ieri puntualmente alle 9.30 la Bns ribadisce la propria disponibilità a intervenire se necessario sul mercato dei cambi, considerando la situazione valutaria complessiva. A causa dell’evoluzione del tasso di cambio, la previsione d’inflazione condizionata è stata leggermente rivista al rialzo per l’anno in corso e i due seguenti. Nel 2017 e 2018 è attesa allo 0,4%, contro lo 0,3% previsto a giugno. Nel 2019 essa dovrebbe attestarsi all’1,1%, contro il precedente 1%. Tali previsioni si basano sull’ipotesi di un Libor a tre mesi costante a -0,75% nei prossimi tre mesi, precisa la Bns. “Dall’ultimo esame della situazione economica e monetaria il franco svizzero si è indebolito nei confronti dell’euro, mentre si è apprezzato rispetto al dollaro Usa”, sottolinea la Bns. Il franco continua ad avere “una valutazione elevata” e la situazione sul mercato valutario rimane fragile. Sul fronte immobiliare persistono squilibri. Nel periodo in rassegna, sono aumentati i rischi per gli oggetti residenziali di reddito, mentre la crescita dei prestiti ipotecari è rimasta relativamente bassa. I prezzi delle abitazioni a uso proprio sono leggermente cresciuti, dopo una fase di stabilizzazione. La Bns afferma che continuerà “a seguire attentamente gli sviluppi su questi mercati”. ATS/RED