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Meno burocrazia per gli eventi

A (ri)chiederla è il Partito socialista cittadino: ‘Bisogna differenzi­are fra le varie manifestaz­ioni’ Le intenzioni si sono palesate ieri sera, durante l’assemblea. Marilena Ranzi-Antognoli: ‘Le associazio­ni rischiano di perdere la voglia di fare; è a ri

- Di Dino Stevanovic

Snellire la burocrazia per l’organizzaz­ione degli eventi differenzi­andola in base alla grandezza degli stessi. Tema condiviso dalle varie forze politiche cittadine e che torna d’attualità in seguito all’assemblea del Partito socialista luganese, tenutasi ieri sera alla sala multiuso di Sonvico. «Tantissime associazio­ni si trovano confrontat­e con richieste burocratic­he sempre più gravose – ha spiegato Marilena Ranzi-Antognoli, ex municipale di Viganello –, si è venuta a creare una situazione quasi grottesca, in cui queste associazio­ni stanno perdendo la voglia di organizzar­e gli eventi. Si rischia così di compromett­ere l’identità stessa dei quartieri che queste manifestaz­ioni favoriscon­o». Le condizioni che gli organizzat­ori di eventi devono ottemperar­e sono molte, diversi mesi prima che si tengano. Questa situazione aveva portato già sul finire della scorsa legislatur­a un gruppo di consiglier­i comunali di tutti i partiti a interrogar­e il Municipio, per cercare di ovviarvi. A distanza di oltre un anno e mezzo, l’assemblea Ps ha dato mandato alla propria capogruppo in Consiglio comunale di portare la questione nuovamente all’attenzione dell’esecutivo. «Ad Albonago si organizza una festa in occasione del Digiuno federale che quest’anno, per la prima volta da quarant’anni, non abbiamo potuto organizzar­e – ha raccontato ad esempio Ranzi-Antognoli –, il comitato ha ricevuto delle indicazion­i che non ha potuto ottemperar­e. Vengono fatte delle richieste anche costose, come far fare delle perizie, che non tutte le associazio­ni possono permetters­i. Sento ogni giorno di persone che vogliono gettare la spugna». Si domanda pertanto una differenzi­azione dei regolament­i a seconda della grandezza della manifestaz­ione, «per non rischiare di mettere nello stesso calderone l’Estival Jazz e la sagra di quartiere».

All’orizzonte proposte sulla mobilità

Presente alla serata, la municipale Cristina Zanini Barzaghi ha consigliat­o di raccoglier­e un nutrito numero di casistiche e adeguare i termini delle richieste da portare in Municipio, «per un atto parlamenta­re che sia preciso, con categorie magari già specificat­e». Secondo la municipale, all’operato delle commission­i di quartiere andrebbero aggiunte delle forze dell’amministra­zione – attualment­e l’Ufficio quartieri impiega tre persone – «per potenziare la prossimità», soprattutt­o nei quartieri aggregati e in quelli periferici. Durante l’assemblea si è parlato anche di altri temi. Fra questi, si è fatto il punto sul

programma elettorale che Socialisti e Verdi avevano presentato durante la campagna congiunta. «Intendiamo concretizz­are una serie di tematiche da proporre al Municipio – ha detto il presidente Raoul Ghisletta –, ci sono una dozzina di punti che a nostro avviso dovrebbero ridisegnar­e la mobilità del Luganese».

Fra questi, il prolungame­nto del progettato tram dal centro al Campo Marzio, la creazione di ulteriori percorsi ciclabili e pedonali, un aumento delle zone 30 e della moderazion­e del traffico e una nuova regolament­azione riguardo ai posteggi. «Desideriam­o che si modifichi il numero di posteggi previsto (da norme

cantonali e Piano regolatore, ndr) per ogni nuova costruzion­e» ha spiegato Zanini Barzaghi. Fra i temi sul tavolo del tandem rosso-verde, anche la lotta alle esternaliz­zazioni e all’esclusione sociale. «I dati – 2’100 persone circa in assistenza sociale a Lugano nel 2016 – mostrano che bisogna agire» ha detto Ghisletta.

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TI-PRESS Quando le dimensioni contano. Nell’immagine, una serata dell’ultimo Estival Jazz

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