‘Un gioco più ragionato’
Due dati, quelli dai quali decidiamo di partire, sono subito particolarmente indicativi: dodici partenze, undici arrivi (rientri compresi). In casa Verbano, insomma, per la seconda stagione di Lega nazionale B si parte con una base ben più che parzialmente rinnovata. Senza entrare nel dettaglio e nel merito, sono molti gli scossoni subiti da una squadra che ha dovuto ricompattarsi, per affrontare un campionato che nelle intenzioni di coach Gianluca Prato deve sfociare «nella salvezza, nonostante gli sconquassi ai quali abbiamo dovuto fare fronte, tra i quali la perdita della seconda linea, pressoché in blocco. L’obiettivo – spiega l’allenatore confermato alla guida tecnica del Vuh – è la permanenza in questa categoria. Come questa arriverà, fa lo stesso. Sono fiducioso, ma anche pronto a tutto, peggiore delle ipotesi compresa. Centrare l’ottavo posto sarebbe come vincere il campionato, per noi. Qualche incognita c’è. Abbiamo inserito in rosa cinque ragazzi della Under 21, giovani che la prima squadra non hanno ancora avuto modo di assaggiarla. Una mossa atta anche ad avere un numero di giocatori adatto agli allenamenti. In difesa registriamo due rientri importanti, Matteo Bosia e Sandro Bas, che nella scorsa stagione non c’erano pressoché mai. A livello numerico ci siamo, ma qualcosa abbiamo concesso, è indubbio». Il torneo ha un paio di favorite d’obbligo, ma sotto regna l’equilibrio... «Tre, massimo quattro squadre faranno corsa in testa, ma sotto può succedere di tutto a ogni partita. La presenza di due neopromosse complica le cose. Il Friborgo è una bella piazza, ma conto che anche il Pfannenstiel benefici dell’entusiasmo che sgorga da una promozione. Ci siamo passati anche noi, un anno fa. Sono due insidie in più, due mine vaganti». Due dei quattro stranieri sono nuovi. «Puntellare la rosa era una nostra precisa esigenza. Teemu Kantanen, 22enne attaccante, ha numeri interessanti. È uno scorer, vede la porta. Topi Kanervisto è un difensore molto fisico». Utile per incidere sulla fase difensiva, tallone d’Achille della passata stagione. «Esibire la peggior difesa del campionato non è una bella pubblicità. Alla luce delle difficoltà avute, ho ritenuto opportuno puntellarla un po’. In preparazione abbiamo posto l’accento sul sistema difensivo. Abbiamo cambiato anche un po’ la nostra filosofia, che era quella nata sulla scorta della promozione dello scorso anno, con tanto entusiasmo e tanta intensità. Ora adottiamo un sistema più ragionato. Con il ritorno di Bas e Bosia e l’ingaggio del difensore finlandese è giusto modificare il modo di affrontare le partite. Il potenziale offensivo è ancora notevole, ma è giusto che la squadra si focalizzi maggiormente sulla fase difensiva». Si è parlato di sconquassi, di partenze illustri. Com’è l’ambiente, in seno al gruppo? «In un primo momento un po’ di destabilizzazione c’è stata, ma i due tornei che abbiamo affrontato ci hanno permesso di stare assieme, di conoscerci, di integrare i giovani e gli stranieri, che fortunatamente erano subito a disposizione. L’ambiente è buono, i ragazzi sono pronti, hanno voglia di cominciare. Ci siamo parlati, ci siamo detti che sul latte versato non si piange. La squadra è questa, dobbiamo lavorare. Sappiamo cosa ci aspetta, non è un campionato nuovo, quantomeno non per tutti. I giovani devono imparare, ma chi è restato deve fare capire a tutti quale sia l’atteggiamento giusto e fungere da punto di riferimento».
Il presidente: ‘Playoff’
«Il mio obiettivo – spiega il presidente Marco Pellegrini – sono i playoff. Quattro o cinque squadre hanno una marcia in più, ma poi ce la possiamo giocare. I giovani dell’U21 saranno pronti? Si sono preparati per esserlo. Farà loro difetto un po’ di esperienza e di malizia, è inevitabile. Nei tornei di Yverdon e Olten hanno giocato con regolarità. Coerenti con la filosofia di Prato, abbiamo sempre schierato tre linee, anche nei momenti di difficoltà. Possono dare un buon contributo».