‘Il titolo va confermato’
Per Giacomo Dal Pian, Langenthal rappresenta il trampolino ideale per riprendere il treno del massimo campionato
C’è derby e derby. E per i tifosi bernesi e solettesi, le sfide tra Olten e Langenthal, vengono appunto etichettate con questo appellativo. Un derby solo vagamente imparentato col nostrano Ambrì-Lugano, su questo non ci piove, ma alla Kleinholz, l’altroieri, c’erano pur sempre oltre 5’000 spettatori, il che rende perfettamente l’idea di quanto la partita fosse sentita. E non è cosa da poco per il campionato cadetto... «C’era una gran bella cornice – esordisce Giacomo Dal Pian –. Peccato per il risultato (successo dei solettesi per 3-1, ndr)... Sugli spalti questo match era vissuto in maniera particolare. Non sarà stata una sfida tra Ambrì Piotta e Lugano, ma pure questo incontro era speciale, un vero derby. Pure in pista, con due squadre che avevano voglia di tornare a giocare, dopo mesi e mesi di faticoso lavoro. È stato emozionante. Adesso attendo con curiosità di affrontare i miei ex compagni dei Rockets». Salutati i Ticino Rockets al termine della passata stagione, l’attaccante 24enne si è aggregato al Langenthal (firmando per due anni), club che dopo aver vinto il titolo di Lnb, ha accarezzato il sogno di salire nel massimo campionato. Inevitabile dunque che anche quest’anno i bernesi vengano indicati come la squadra da battere... «I piani della società sono chiari: quel titolo vogliamo rivincerlo. Abbiamo i mezzi per farlo; siamo un buon mix tra giocatori con una solida esperienza e giovani talentuosi». Si parla di promozione? «Per ora tutte le energie sono concentrate su quel titolo, che rappresenta il nostro primo obiettivo dichiarato».
Come ti sei ambientato? «Ottimamente. Il nostro allenatore (lo svedese Hanberg) non è uno che gradisce molto i dischi buttati via a casaccio; è un tipo preciso, come piace a me. Più in generale, a Langenthal mi trovo molto bene, sia come vita sia come squadra. Abito a una manciata di km dal centro ed è una
cittadina che mi piace: non troppo grande e con tutti i servizi di cui posso necessitare a due passi». Niente nostalgia per il Ticino? «Per ora no, anche perché durante l’estate spesso sono tornato in Ticino. In stagione sarà più difficile trovare il tempo per farlo e dunque sarà probabile che una punta di nostalgia si faccia sentire... Sono comunque convinto della bontà della mia scelta: è un’esperienza che mi farà crescere e maturare». Perché la scelta di unirsi ai bernesi? «Era una bella occasione: il Langenthal è uno dei club più solidi e organizzati dell’intera Lnb. E ha pochissimo da invidiare a uno di Lna». Quella Lna che Dal Pian ha frequentato per tre stagioni e mezza con la maglia del Lugano: quanta voglia c’è di tornarci? «Sarebbe magnifico rientrare nel giro del massimo campionato, ma per ora preferisco non pensarci più di tanto: sarebbe quasi tempo sprecato. In ogni caso per ambire a quella passerella devo fare bene qui».