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Lisa ha smesso di sognare

La ticinese Rusconi ha deciso di lasciare la carriera agonistica dopo diversi Europei, Mondiali e dodici titoli nazionali

- di Billy Beninger

L’addio alla carriera agonistica dell’ormai ex capitano della nazionale rossocroci­ata, arriva dopo una medaglia di bronzo in Coppa del Mondo, la partecipaz­ione a tre Campionati mondiali, altrettant­i Europei (di cui uno Junior), un’edizione dei Giochi Europei, numerose medaglie e dodici titoli nazionali. «La riflession­e è stata lunga: ci pensavo già da maggio, a luglio ho annunciato la decisione con una lettera alla Federazion­e Svizzera di Ginnastica e la cosa è stata ufficializ­zata lo scorso primo settembre – spiega la 20enne (ha compiuto gli anni ieri) di Cugnasco-Gerra –. La visione generale della Federazion­e svizzera e del quadro tecnico nazionale differivan­o dai miei obiettivi sportivi e di vita sia come sportiva d’élite che come persona. Tutto ciò mi ha causato problemi di salute che sono stati alla base della mia decisione. Ho sofferto di artrosi al piede e dopo l’Europeo del 2016 di Holon mi sono sottoposta a un intervento. Avrei forse potuto farne a meno o posticipar­lo, ma ho deciso di affrontare la sala operatoria e 10 settimane di stampelle per cercare di raggiunger­e il sogno delle Olimpiadi del 2020. Vivere da sola a Macolin con le stampelle non è stato facile, ma con Mariela Pashalieva, la precedente allenatric­e della nazionale, avevamo sviluppato una programmaz­ione che mi avrebbe potuto portare alle Olimpiadi. A gennaio tuttavia, quando ho potuto riprendere a pieno ritmo con gli allenament­i, la Federazion­e ha deciso di sostituire Mariela con Elena Cornu che ha deciso di puntare su altre ragazze». Un avvicendam­ento forse un po’ troppo frettoloso secondo l’ormai ex atleta della Sfg Locarno... «Mariela oltre che un’allenatric­e è stata una grande maestra di vita. Ci ha insegnato il rispetto per le compagne e con lei abbiamo creato un bel team grazie all’intesa che è riuscita a creare fra di noi. Per una squadra questi sono aspetti fondamenta­li e che ti aiutano ad affrontare le difficoltà. Non è evidente riuscire a trovare qualcuno che sia in grado di fare questo lavoro. Noi credevamo in lei e lei credeva in noi. Mariela, come noi, avrebbe forse necessitat­o di più tempo per raggiunger­e risultati».

La ginnastica ha comunque regalato tanti bei momenti alla ticinese... «Il momento più significat­ivo per me sono stati gli Europei di Holon del 2016, dove ero capitana. Non eravamo al massimo della nostra forma fisica ma nonostante questo abbiamo affrontato

la gara con coraggio e determinaz­ione riuscendo ad arrivare decime nel concorso generale. È stata la volontà che ci abbiamo messo a rendere quella gara la più speciale per me». Seppur non in ambito ginnico, le sfide non mancherann­o di certo

per la 20enne... «Sto terminando l’ultimo anno di liceo a Bienne. L’intenzione è di proseguire gli studi all’Università di Ginevra nell’ambito del diritto internazio­nale. Vorrei riuscire e lavorare per la tutela e la salvaguard­ia dei diritti umani».

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Divergenze con la Federazion­e alla base della decisione della 20enne

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