Bomba nel metrò a Londra
Un’esplosione, rivendicata dall’Isis, e la fuga dei passeggeri provocano una trentina di feriti Un ordigno rudimentale si è incendiato per il malfunzionamento del timer. Il bilancio poteva essere ben più grave.
Una trentina di feriti in un attentato rivendicato dall’Isis. Un ordigno rudimentale ha preso fuoco per il malfunzionamento del timer. May innalza il livello di allerta.
Londra – Una fiammata, un vagone della metropolitana, la calca dei fuggiaschi. Risultato: 29 feriti e di nuovo una Londra spaventata da un terrorismo ancora senza nome e dal proprio stesso spavento. Dopo gli attacchi del giugno scorso (compreso quello dell’odiatore anti-islamico) la capitale britannica è stata di nuovo colpita ieri mattina in uno dei suoi organi vitali, la metropolitana. Solo in serata Site (il portale di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web) ha dato notizia di una rivendicazione da parte dell’Isis, ma già dopo poche ore suoi simpatizzanti esultavano sui social. Il bilancio dell’attentato è di 29 feriti, nessuno dei quali in pericolo di morte, grazie all’imperizia dell’artificiere che aveva confezionato la “bomba”, vale a dire un secchio in cui erano state stipate in qualche maniera la sostanza esplosiva, una batteria e qualche luminaria natalizia. L’innesco anticipato del timer rudimentale ha vanificato l’effetto ben più grave che avrebbe potuto avere l’ordigno. Presa di mira la linea della metropolitana nel quartiere residenziale di Fulham, su un convoglio carico di pendolari e di studenti. I testimoni hanno raccontato di una fiammata, quindi del fumo. Non tutti hanno udito con chiarezza il boato, segno di una deflagrazione probabilmente solo parziale dell’ordigno, come ha confermato in seguito Scotland Yard. Ad aggravare l’effetto dell’esplosione è stata però la calca che si è prodotta all’apertura delle porte. I passeggeri più vicini al secchio esplosivo sono rimasti ustionati, al volto; altri hanno riportato traumi minori. Una ventina erano ancora ricoverati a fine giornata. Le indagini sono state affidate immediatamente all’antiterrorismo, mentre le strade si riempivano di pattuglie di polizia e mezzi di soccorso. Un individuo sospetto sarebbe stato identificato, secondo SkyNews, grazie alle immagini di alcune delle telecamere a circuito chiuso. Nelle stesse ore Theresa May ha convocato il comitato di emergenza Cobra, che ha elevato l’allarme al livello massimo (“critico”) come dopo la strage alla Manchester Arena di maggio, ordinando un rafforzamento dei dispositivi di sicurezza già attivati con lo stato di allerta a “severo”, il secondo gradino nella scala del pericolo, in vigore già dopo gli attacchi recenti compiuti a Westminster e a London Bridge. I controlli si sono estesi anche ai tweet di Donald Trump che, da par suo, ha ritenuto di dare una lezione di antiterrorismo ai servizi britannici: “Bisogna essere più reattivi”. No comment da Scotland Yard, mentre May ha risposto spiegando che “fare speculazioni non aiuta nessuno”.