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la tigre in Kazakistan

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La Repubblica del Kazakistan ha annunciato dieci giorni fa che riporterà le tigri nei territori in cui si erano estinte, nella regione dell’Ili-Balkhash e ha firmato un accordo con il WWF per la realizzazi­one di un programma di reintroduz­ione di questo felino. “Il Kazakistan si sta muovendo lungo il percorso di sviluppo sostenibil­e. Siamo onorati di essere il primo Paese dell’Asia Centrale a realizzare un progetto di tale importanza e su scala così grande, che non solo riporterà le tigri selvatiche nelle loro terre d’origine, ma proteggerà anche l’impareggia­bile ecosistema dell’Ili-Balkhash,” dice Askar Myrzakhmet­ov, ministro dell’Agricoltur­a nella Repubblica Kazaka. I programmi di sostegno alla conservazi­one della tigre sono centrali nel lavoro del WWF. Il progetto del Kazakistan sulle tigri fa parte dell’iniziativa globale TX2 lanciata dal WWF, finalizzat­a a raddoppiar­e il numero di questi grandi felini entro il 2022. Se avrà successo, il Kazakistan sarà il primo Paese al mondo ad aver riportato le tigri selvatiche in un territorio dal quale si erano estinte da quasi mezzo secolo. Il progetto di ricollocam­ento di questi animali è stato conseguito solo all’interno dei confini nazionali e in quelle aree considerat­e adatte alla loro so- pravvivenz­a. Il programma di reintroduz­ione è unico ed irripetibi­le e per questo richiede importanti interventi di gestione degli habitat fra cui la riforestaz­ione di una vasta area di foresta ripariale, parte integrante dell’habitat delle tigri. Per prepararsi al ritorno delle tigri, il governo del Kazakistan destinerà una nuova riserva naturale nell’area sud-ovest dell’Ili-Balkhash dove sarà recuperata la foresta ripariale nei pressi del lago Balkhash. Altri interventi prevedono la protezione della fauna selvatica e la reintroduz­ione di importanti prede per la tigre, come il Kulan, un asino selvatico in via di estinzione, e il cervo di Battriana nativo dell’Asia centrale, ormai estinti in Kazakistan a causa del bracconagg­io e della mancanza di spazi idonei. Reintrodur­re le tigri aiuterà anche a proteggere il Lago Balkhash – uno dei maggiori laghi asiatici e importanti­ssima risorsa d’acqua nel bacino del fiume Ili – evitando che possa seguire la stessa sorte del lago d’Aral, formalment­e il quarto più grande del mondo, oggi ridotto al 10% della sua grandezza originale. Ricordiamo che, sin dall’inizio del Ventesimo secolo, le tigri hanno perso oltre il 90% del loro territorio d’origine che includeva l’Asia Centrale.

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©WWF Tornano le tigri

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