Un passo verso il Consorzio
Un passo dopo l’altro i due Corpi pompieri del Mendrisiotto – quelli di Chiasso e Mendrisio – si avviano verso la loro unione sotto il cappello di un Consorzio regionale. Ieri pomeriggio i due capidicastero Sicurezza pubblica delle due città si sono ritrovati, ancora una volta, alla stesso tavolo, al loro fianco gli specialisti locali del campo, per aggiungere un altro mattone alla casa comune. Il prossimo traguardo, la stesura del messaggio municipale che sancirà la nascita dell’ente consortile, sarà tagliato per la metà di ottobre: questo l’orizzonte temporale che si prospetta al momento. Prima di raggiungere la meta finale, però, si dovrà lavorare un altro po’. «Ieri abbiamo affinato ulteriormente, nei contenuti e dal profilo stilistico, il documento da portare ai due esecutivi – ci conferma Samuel Maffi, capodicastero a Mendrisio –. Una volta formalizzato il messaggio da parte di entrambi, si aprirà la consultazione in tutti i Comuni del distretto». A quel punto le amministrazioni locali avranno sessanta giorni di tempo per formulare le loro osservazioni; che poi spetterà, una volta di più, alle autorità dei due poli recepire. La fase successiva coinciderà quindi con la discussione e il voto davanti ai vari legislativi. Solo allora, secondo la procedura di prassi, si potrà varare il Consorzio e annunciare l’unificazione effettiva (oltre che operativa) dei Corpi pompieri. Così come è, da tempo, nel disegno del governo cantonale. «Oggi si può dire che, di base, ci siamo», rassicura Sonia Colombo-Regazzoni, capodicastero a Chiasso. Proprio la cittadina di confine in questi anni aveva spinto affinché si allargassero i confini della partecipazione al progetto all’intero Mendrisiotto. Trovato un punto di incontro con Mendrisio, la marcia di avvicinamento prosegue.