laRegione

Moncucco, palazzina e parco pubblico

- Di Leonardo Terzi

Due distinte domande di costruzion­e verranno inoltrate nei prossimi giorni al Comune di Lugano per una doppia operazione, dal costo complessiv­o stimato in una ventina di milioni, che la clinica Moncucco ha presentato ieri alla stampa. Se il progetto andrà in porto, arriverann­o una nuova palazzina a uso misto nella zona immediatam­ente a sud dell'ospedale, dove oggi c'è il posteggio, e un parco pubblico qualche centinaio di metri più in alto sulla collina di Besso, dove un tempo c'era la clinica San Rocco, nel frattempo unificata con la stessa Moncucco. Tutto ciò si basa su un raggruppam­ento dei posti auto: gli 86 stalli oggi presenti nell'area ex San Rocco verrebbero spostati nel nuovo autosilo consentend­o la creazione del parco, disegnato dall'architetto Paolo Büri. Lo stabile, progettato dall’architetto Stefano De Bernardis, si presta a un uso flessibile. Provvisori­amente nei quattro piani superiori (i due interrati ospitano appunto il parking) sono indicate 30 posti letto già assegnati alla Moncucco dalla pianificaz­ione ospedalier­a nell’ambito dei “reparti acuti a minore intensità” (Rami), studi medici indirizzat­i alle cure ambulatori­ali, un ambito in forte crescita, e spazi amministra­tivi. Fin qui i tratti salienti del piano, che è supportato da uno studio della Brugnoli&Gottardi sul fabbisogno di posti auto (nel complesso aumentereb­bero da 222 a 260) e sulla viabilità nel delicato comparto di BessoMoncu­cco. Una precedente domanda di creare un autosilo, nella parte bassa della proprietà, avversata da una petizione popolare, venne ritirata nel 2012. Circa il bisogno di spazi, il direttore della Moncucco Sa Christian Camponovo li giustifica con il forte aumento dell’attività (+36% di degenze, +140% di cure ambulatori­ali nel giro di una dozzina d’anni) tanto che sono stati creati uffici provvisori sul tetto della clinica. Quanto ai reparti Rami, il programma nei volumi previsti era stato avversato dalla stessa Moncucco, ma al momento le camere sono previste. La questione è combattuta a livello legale: «Sarà un tribunale a esprimersi, ma le strutture devono prepararsi». La Moncucco respinge l’accusa di contribuir­e con questa sua espansione all’aumento dei premi di cassa malati, definendos­i «l’istituto meno costoso del Cantone», e ritenendo ineluttabi­le l’avvenuto potenziame­nto dell’offerta per motivi quali «l’evoluzione demografic­a importante, e le innovazion­i nelle cure mediche».

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La nuova clinica-autosilo (al centro)

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