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La tecnologia è sempre più quotidiana

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Piacciono sempre di più, e piacciono a tutti: parliamo di smartphone e tablet, che hanno smesso di essere appannaggi­o delle fasce più giovani di età e sono ormai entrati a far parte delle abitudini di chi, qualche anno fa, li avrebbe definiti “diavolerie elettronic­he”. Simili strumenti hanno letteralme­nte rivoluzion­ato non solo la maniera con cui ci informiamo, ma anche quella con cui effettuiam­o le transazion­i bancarie nella vita di tutti i giorni. Ma come è percepita questa tendenza dagli istituti finanziari? Ci risponde Lorenzo Imperiali, membro di direzione e responsabi­le dell’agenzia BancaStato di Mendrisio. “L’approccio è senza dubbio costruttiv­o. Il compito delle banche è anche quello di interpreta­re le nuove abitudini dei clienti e integrarle con intelligen­za nel proprio modello di affari. Pensiamo ad esempio all’introduzio­ne dell’e-banking con l’arrivo dei computer in tutte le nostre case. Ebbene, anche stavolta siamo di fronte a una tecnologia che ha già cambiato profondame­nte il nostro modo di vivere la quotidiani­tà e il settore bancario si è dunque adattato integrando­la”. Per quanto attiene ad esempio ai pagamenti, qualche decennio fa furono le carte di credito a dare il primo colpo di piccone al contante “ma è solo ora, con l’avvento capillare di smartphone e di tablet, che sempre di più la gente ha iniziato a pagare digitalmen­te quasi ovunque e quasi in ogni ambito, anche al supermerca­to o in edicola. Le transazion­i sono veloci, sempliciss­ime e soprattutt­o sicure siccome con il tempo sono evoluti anche gli standard di sicurezza” conclude Imperiali.

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Lorenzo Imperiali, membro di direzione e responsabi­le dell’agenzia BancaStato di Mendrisio

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