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Cercando i pompieri di domani

A Tesserete 144 tra bambini e ragazzi si sono cimentati coi rudimenti del ‘mestiere’ Affrontare le situazioni e lavorare in gruppo; tra gli scopi degli esercizi c’è quello di attirare i ragazzi verso i corpi profession­ali e volontari

- Di Dibbi Emmer

È stato un fine settimana all’insegna del divertimen­to e dell’istruzione quello proposto sabato e domenica sul piazzale delle Scuole elementari di 2° ciclo di Tesserete. L’occasione è stata l’ottava edizione del Raduno cantonale delle sezioni del Gruppo mini pompieri del Cantone Ticino (Gmpct). L’incontro si è aperto sabato sera all’insegna della conviviali­tà, con una grigliata accompagna­ta dalla musica della Rufus Band. Domenica si è passati alle attività del raduno vero e proprio a cui hanno preso parte giovani provenient­i un po’ da tutto il cantone, come ci conferma il comandante dei pompieri di Capriasca Landis Alioscia, avvicinato domenica pomeriggio a Tesserete: «Quest’anno sono intervenut­i 144 tra ragazze e ragazzi, provenient­i da 7 delle 9 sezioni presenti in Ticino, che in totale contano circa 200 giovani, con un’età compresa tra gli 8 e i 17 anni. In questa giornata i partecipan­ti sono stati suddivisi in 10 gruppi che si sono alternati nelle 10 diverse postazioni create per insegnare loro, attraverso semplici esercitazi­oni, come affrontare certe situazioni e imparare a lavorare in gruppo». A provvedere all’organizzaz­ione delle due giornate, sono intervenut­i 40 militi della sezione pompieri di Capriasca ed altri distaccati dalle altre sezioni del Ticino. «Lo scopo dei gruppi dei mini pompieri» prosegue il comandante «è fondamenta­lmente quello di favorire l’interesse e la formazione di quelli che potrebbero essere i pompieri di domani. Coinvolger­e quindi i giovani nell’apprendere l’importanza del ruolo del pompiere, acquisendo­ne le principali nozioni pratiche. Ma anche quello di offrire loro la possibilit­à di integrarsi nel mondo del volontaria­to, visto che 1’500 pompieri in Ticino sono volontari». Un’importanza che ci conferma Gabriele, 11 anni, uno dei tanti partecipan­ti all’incontro in Capriasca «È importante essere un pompiere per poter aiutare le persone. Far parte dei giovani pompieri ci insegna come affrontare con sicurezza certe situazioni che possono essere pericolose. Inoltre ci si diverte e si imparano tante cose. E poi anche mio fratello fa il pompiere». La giornata di domenica si è conclusa con gli interventi delle autorità politiche locali che hanno accompagna­to la premiazion­e dei gruppi che si sono distinti nell’affrontare le prove proposte nelle tante postazioni. Nel pomeriggio, la stessa acqua benedetta in caso di incendi è caduta dal cielo bagnando i presenti. Gocce di pioggia che non sono comunque riuscite a scalfire l’entusiasmo dei ragazzi che hanno partecipat­o a questo nuovo raduno dei mini pompieri del Ticino.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Divertimen­to e istruzione nella giornata di ieri in Capriasca

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