laRegione

Partenza al cardiopalm­a

Succede tutto al via: fuori le Rosse, Verstappen e Alonso. Hamilton ringrazia, vince e allunga nel Mondiale

- Di Paolo Spalluto

Lo sport sa essere cinico e sorprenden­te, ma probabilme­nte è proprio questo che lo rende da sempre magico ed emozionant­e. Ieri a Singapore si è consumato quanto nemmeno nello scenario più cupo si sarebbe potuto immaginare: allo start in soli cinque secondi fuori Vettel, Verstappen e Raikkonen, oltre ad un incolpevol­e Alonso partito benissimo. Poi più nulla: vittoria facile di Hamilton su Ricciardo e Bottas. I punti: 263 quelli del caraibico, 235 quelli del tedesco con 6 gare al termine. Bottas è a 212 e a nostro modo di vedere resta da considerar­e un serio candidato al secondo posto del Mondiale. Nei bar, su Facebook, nelle telefonate si discuterà per lungo tempo su chi abbia sbagliato allo start. La nostra posizione è chiara: nessuno e tutti. Ha certamente sbagliato la partenza Vettel, non veloce come avrebbe dovuto e potuto: un pilota che voglia vincere il titolo in una gara serrata non può e non deve sbagliare lo start, lo deve eseguire perfetto e andare in testa, specie a Singapore dove non si sorpassa nemmeno a pagare. Sebastian ha sbagliato e quando ha compreso di avere così vicino Verstappen, lo ha chiuso verso sinistra come spesso si fa. Ma l’olandese non aveva spazio. Proprio il giovane Max – e per favore guardatevi gli slow-motion con attenzione prima di mal giudicarlo – non gira mai il volante, sempliceme­nte resta in sandwich tra le due rosse. Visto che tutti sanno come sia uno che il piede non lo tira mai su, se può avere commesso un errore è quello di non avere mai frenato, ma davvero ha meno colpe di tutti. Raikkonen è partito in modo splendido, il migliore dei primi ed ha cercato un pertugio che non esisteva alla sinistra della Red Bull con il risultato che al mo-

mento della manovra difensiva di Vettel non ha trovato lo spazio sperato e ha centrato in pieno Verstappen e a seguire il compagno, compiendo il disastro. Va qui detto che a nostro modo di vedere Kimi ha sempliceme­nte tentato portarsi davanti come deve fare un vero pilota di F1. È andata male, molto male per la Rossa che ora ha davvero poche possibilit­à di portare Vettel al campionato mondiale, perché di base Hamilton può permetters­i molti secondi posti senza perdere la leadership. Verstappen ha questo potere nel Circus: fa paura a tutti quando è davanti e rende nervoso anche un pilota navigato e di esperienza come Vettel. Certo, il fondo bagnato di ieri non ha aiutato a costruire una corsa serena per tutti. La corsa ha detto poco se non che Ricciardo è rimasto deluso dal capire che nella notte in Mercedes-Benz avessero lavorato assai bene, tanto che Hamilton in gara era più veloce di lui pur con coperture più usurate. È stata una gara tosta con sole 12 monoposto all’arrivo a conferma che tra safety car – entrate ben tre volte nella corsa e sempre nei dieci anni dai quali si disputa Singapore – e pioggia non è stato semplice portare a casa il risultato. Convincent­e anche Ocon per l’ottava volta a punti con la sua Force India e nonostante alcuni screzi passati con Perez, ieri ha colto il decimo piazzament­o. Singapore, che resta in calendario sino al 2021, si conferma un tracciato dove è impossibil­e passare e lo ribadisce con chiarezza un frustrato Ricciardo che tanto aveva sperato di imporsi qui, per cominciare con il cambio di propulsore di Monza. La Red Bull e non la MercedesBe­nz sarà l’ostacolo al mondiale di Vettel: come ogni anno a fine stagione la monoposto migliora e si avvicina, dunque per la Rossa non vi sarà da gestire solo la supremazia della Freccia d’Argento, ma pure il team austro-inglese. Ora si corre a scadenza di una sola settimana di distanza in Malesia e Giappone. Si tratta di due piste guidate e molto tecniche dove i tre team possono equamente vincere. Per Vettel la Malesia si presenta un poco più possibile che non Suzuka. Certo vincere un mondiale può anche essere questione di fortuna e ieri Hamilton ne ha avuta molta, oppure di sfortuna e la Ferrari a sua volta ne ha fatto buona riserva.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland